Durante un servizio notturno di controllo fermata un’auto condotta da reatino che viaggiava con un ventenne senza fissa dimora di origini marocchine
Terni, 4 marzo 2024 Nell’ambito delle attività di controllo del territorio coordinate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni alla guida del Colonnello Mauro Marzo, è stata eseguita un’attività a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, conclusasi con l’arresto di due soggetti.
Le Fiamme Gialle del Gruppo di Terni, nella notte tra venerdì e sabato scorso, nel corso di un servizio notturno del controllo del territorio nelle campagne di Cesi, hanno notato i movimenti sospetti di un soggetto a bordo di un’autovettura, il quale, dopo aver spento i fari ha imboccato un viottolo che portava verso la montagna. Dopo poco la vettura è tornata indietro e ai militari non è sfuggito il fatto che ci fosse un passeggero a bordo.
Scattato subito l’intervento dei Finanzieri, sono stati identificati il conducente, residente nel reatino, e il passeggero, un ventenne senza fissa dimora di origini marocchine. Dall’ispezione del veicolo è stato rinvenuto, sotto il sedile lato passeggero, un involucro contenente 56 grammi di cocaina.
Notiziato il P.M. di Turno, è quindi scattato immediatamente l’arresto per i due soggetti, con il conseguente sequestro di quanto rinvenuto. Entrambi sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo che è avvenuta nel primo pomeriggio di sabato.
All’esito del giudizio direttissimo è stato disposto: per il cittadino straniero, il divieto di dimora nella provincia di Terni, mentre per il soggetto italiano, l’obbligo di presentazione alla P.G. per tre volte a settimana, il divieto di allontanarsi dall’abitazione dalle 20 alle 07 di ogni giorno e l’obbligo di non allontanarsi dal comune di residenza.
Resta quindi alta l’attenzione del Corpo per la tutela della cittadinanza con una costante azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e più in generale alle forme di fenomeni illeciti più insidiose e pericolose.
Si rappresenta, infine, per il principio della presunzione di innocenza, che la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.
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