Sul piede di guerra anche i tecnici, architetti, ingegneri, geometri che minacciano il blocco dell’attività
Perugia, 28 marzo 2024 – La sospensione della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura si estende a tutti i bonus edilizi, dal 110% in giù. Sebbene ci siano eccezioni per i lavori in corso o per quelli per i quali sia stato richiesto l’autorizzazione (come la richiesta di contributo per il sisma), il testo ufficiale del decreto non è ancora disponibile. Nel contesto delle ricostruzioni post-sisma, il Superbonus del 110%, esteso fino al 2025, risulta cruciale per completare i lavori, poiché il finanziamento pubblico non copre l’intero costo.
Sin dalle prime ore di ieri, il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, senatore di Fratelli d’Italia, ha agito contattando il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Presidenza del Consiglio, su pressione anche dei sindaci delle aree umbre colpite dal sisma. Biondi e Marsilio chiariscono: “Abbiamo preso l’iniziativa per evitare un inevitabile arresto delle operazioni di ricostruzione.
L’utilizzo degli incentivi fiscali per il restauro degli edifici danneggiati dai terremoti del 2009 e del Centro Italia non è un privilegio limitato a pochi, come accaduto in passato, con conseguente aggravio per le finanze pubbliche, ma una necessità fondamentale senza la quale non sarebbe possibile avviare i lavori.”
L’emanazione del decreto che esclude il Superbonus per le zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 ha colto di sorpresa non solo le autorità locali, ma anche il commissario per la ricostruzione, Guido Castelli. Dopo l’approvazione del decreto, il senatore di FdI si è recato a Palazzo Chigi per cercare una soluzione che protegga le aree colpite dal terremoto in Centro Italia, per le quali il Superbonus teoricamente scadrebbe il 31 dicembre 2025.
“Stiamo lavorando attivamente e sono in contatto con Palazzo Chigi e il MEF per trovare una soluzione” ha dichiarato Castelli nelle ultime ore, ipotizzando correzioni da apportare durante la conversione del decreto in aula. Castelli garantisce che sta collaborando con i presidenti delle Regioni coinvolte e sottolinea che nelle zone colpite “è necessario mantenere la cessione del credito e lo sconto in fattura collegato al 110%, altrimenti sarà necessario aumentare il contributo parametrico.”
A Palazzo Chigi, il commissario ha cercato di chiarire che per le zone colpite “il Superbonus non è un optional, non è un lusso, ma è uno strumento vitale con il quale abbiamo contrastato l’incremento dei prezzi dei materiali.”
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