Successo per il cooking show dello chef romano Max Mariola. Ora Mezule, Fraporta e Santa Maria sono pronti a portare in scena Giornate Medievali e ambientazioni tipiche dell’epoca
Narni, 26 aprile 2024 – Un successo che ha superato anche la più rosea delle aspettative a Narni per quello che è stato l’evento clou di questo primo ponte primaverile e che ha visto protagonista nella seconda giornata della Corsa all’Anello Max Mariola.
Lo chef romano ha conquistato un numerosissimo pubblico – composto anche da turisti provenienti da ogni regione d’Italia, soprattutto dal Lazio ma anche dalla Lombardia – che ha gremito piazza dei Priori non solo declinando con la sua arte culinaria i caratteristici manfricoli narnesi, ma anche con la sua capacità unica di coinvolgere i presenti in modo divertente.
Un cooking show “stellare” che si è poi concluso con un tour nelle osterie dei tre Terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria, lungo il quale Mariola ha regalato chicche ai presenti tra simpatia e selfie.
Grande affluenza anche alle inaugurazioni delle mostre d’arte, durante le quali è stato svelato il Bravio 2024, “”La distanza tra me e il presente” dell’artista Laura Santamaria, a cura di Gaia Cecca.
L’artista ha preso quale punto di partenza l’essenza della Corsa per una riflessione sul tema portante di questa edizione, la terra. Visivamente il colore verde è il campo di movimento della dinamica (che evoca il colore predominante al Campo de li giochi), su cui si muove il terziere.
L’anello di nerofumo che è posto nel centro superiore rappresenta la prospettiva dello stesso terziere, la velocità della sua corsa annulla temporaneamente lo spazio e si concentra nel diametro di 6 cm dell’anello. Il Bravio è, dunque, la sintesi immaginaria di un istante, la sintesi della concentrazione dello spazio in rapporto al tempo, la conciliazione tra la proiezione del futuro a cui tende l’azione ed il tempo presente, l’istante a cui conduce la massima concentrazione di uno sforzo. Metaforicamente l’anello diventa un traguardo.
LE GIORNATE MEDIEVALI
Nel frattempo, tutto pronto per le Giornate Medievali dei tre Terzieri e che rimandano ai visitatori tutto il fruttuoso e minuzioso lavoro compiuto durante l’anno nella fase di preparazione. Non solo, ad accompagnare il tutto le ambientazioni che ricostruiscono scene di vita quotidiana dell’epoca permanenti durante tutto il periodo della Festa in angoli caratteristici della città.
Si inizia con la Giornata Medievale del terziere Mezule con “Le età della vita” sabato 27 aprile alle 21 al parcheggio della chiesa di Santa Margherita. Il destino di una donna vissuta a Narni oltre sei secoli fa. Un racconto che si dipana tra passato e presente, rievocando l’amore, la gioia, il dolore e il disinganno. Il tempo fugge, creando legami inaspettati e indissolubili conflitti familiari. Ingresso euro 3
Domenica 28 aprile alle 21.30 in piazza San Bernardo spazio alla Giornata Medievale del terziere Santa Maria con “Tre cose solamente m’enno in grado: la donna, la taverna e ‘l dado”. Una sera qualunque, in una taverna narnese del Trecento, sullo sfondo di un’atmosfera ebbra di vino e infiammata dal ritmo incalzante di diverse figure: chi gioca, chi beve e chi donne riceve. Storie di malaffari, vizi e peccati, che lasciano spazio anche all’amore. Ingresso euro 3
Infine, mercoledì primo maggio alle 15.30 a Largo San Francesco e dintorni sarà la volta del terziere Fraporta con “Una manciata di terra”. Nel 1363 la morte del componente di una nobile famiglia narnese crea sentimenti contrastanti: dolore per la perdita, avidità e invidia verso gli eredi. Tra i pettegolezzi e le chiacchiere del popolo emergerà la voce di una donna che farà capire l’importanza di una “manciata” di terra. Ingresso euro 3
Ambienti ricostruiti da Mezule
Ambienti riproposti che nascono dalla volontà di rievocare, accanto a botteghe artigiane e/o spazi usuali di una qualsiasi città basso-medievale, anche un’importante struttura propria della civitas narnese: l’Ospedale di San Giacomo. L’edificio era situato nella zona del Monte, vale a dire in quella parte di Narni che oggi, seppure erroneamente, è identificata come terziere Mezule.
Armaiolo (piazza Pozzo della Comunità, 11) in cui può ritrovare il fascino dei cavalieri medievali e il valore aggiunto delle armi da loro utilizzate in battaglia nel 14esimo secolo.
Vasaio (vicolo dei capretti, 8) ricostruzione del luogo di lavoro del vasaio, consistente nella manifattura e nella cottura di vasi e utensili di vario tipo.
Decoratore (vicolo dei Capretti, 6) ricostruzione della bottega di colui che adornava e colorava quanto creato dal vasaio: i due mestieri erano infatti strettamente connessi.
Hospitalis Civitas Narniae (via Coccio Nerva, 2) allestito in un antico palazzo che ospita un reparto destinato alle donne (distaccamento dell’antico ospedale narnese di San Giacomo.
Lanaiolo (vicolo dei Lavatoi) in un lavatoio pubblico, la ricostruzione del luogo di lavorazione della lana, l’antica arte narnese fortemente legata all’utilizzo dell’acqua.
Ambienti ricostruiti da Fraporta
Bottega del ceraiolo (via degli Artigiani) ricostruzione della bottega e della casa del ceraiolo. All’interno della bottega è riproposta la produzione manuale dei ceri e dei dupleri in cera d’api, partendo dalla lavorazione della bambagia per la realizzazione dello stoppino, passando per la colatura della cera fusa ed arrivando alla candela finita. Ciò che contraddistingue l’ambiente è il profumo intenso di miele e cera d’api sprigionato durante il processo produttivo.
Bottega del falegname (via degli Artigiani) frutto di un’accurata ricerca degli strumenti e delle attrezzature caratterizzanti il periodo storico di riferimento, la bottega si presenta con un arredamento tipico, su cui spiccano un banco da lavoro con morse in legno, una panca a “capretta” e un tornio. A completare il tutto, asce, trivelle per le assi, strumenti di misurazione, seghe, trapani a mano ed altri utensili necessari per la lavorazione del legno.
Complesso conventuale di San Francesco (piazza San Francesco) luogo al quale è demandato il compito di rievocare la vita conventuale trecentesca. Al suo interno (palazzo Fraporta) sono stati arredati tre diversi luoghi:
-la chiesa di San Francesco edificio in stile tardo romanico del 13esimo-14esimo secolo, sorge nel luogo in cui dimorò San Francesco per diversi giorni nel 1213. Tutti gli arredi in ferro battuto presenti al suo interno sono stati realizzati da volontari e artigiani del Terziere basandosi su un’ampia ricerca iconografica locale e non.
-l’Orto medievale con molteplici specie vegetali proposte nell’orto medievale, tipiche del periodo storico, si possono trovare essenze officinali perenni-legnose, essenze officinali ed alimentari perenni-erbacee ed annuali, varietà arboree ed arbustive antiche, leguminose ed essenze floreali. Al centro dell’orto è presente un pozzo trecentesco originale.
-l’Officina delle spezie posta accanto all’orto, come da canoni storici, per permettere al frate di adempiere con maggiore comodità alla mansione del mutare il frutto della terra in rimedio medicamentoso
Cantiere medievale (palazzo Fraporta) ricostruzione di un vero e proprio cantiere edile medievale. Il fulcro è rappresentato da una complessa macchina azionata dalla forza motrice umana, costituita da una ruota in legno, una gru e una serie di carrucole per il sollevamento dei pesi, come pietre e legname. Ovviamente, sono presenti le strutture lignee, elevate parallelamente all’edificio in costruzione e tenute insieme da corde, che costituiscono l’impalcatura su cui gli operai si possono muovere e lavorare. Non mancano, infine, strumenti ed attrezzi tipici dei cantieri medievali.
Ambienti ricostruiti da Santa Maria
Chiesa di Santa Maria Impensole (via Mazzini) luogo di culto, conserva la sua sacralità con un grande crocifisso ligneo ed un trittico, il tutto illuminato dalla luce di tremolanti fiammelle.
Spezieria bottega dello speziale, figura di grande rilievo, un po’ medico un po’ confidente, dove venivano raccolte erbe ai fini di cure mediche.
Bottega dell’armaiolo (via San Giuseppe) ambiente ricreato in ogni minimo dettaglio di oggetti atti alla difesa: con l’utilizzo di un grande maglio e altri strumenti, vengono forgiate spade, lance, pugnali, scudi, armature e maglie metalliche.
Cereria (vicolo delle Torri) luogo dove venivano realizzate candele in pura cera d’api, sciolta a bagnomaria, colata su stoppini di canapa ed appesa a raffreddare su assi di legno.
Stufe (via Mazzini) ambiente ambiguo e lussurioso. Le stufe tenevano caldi dei bagni pubblici, dove uomini e donne, si bagnavano nelle stesse vasche.
Bottega del dipintore (vicolo degli Orti) mestiere di elevata competenza. Di particolare rilevanza sono i colori, ricavati dal mondo vegetale, talvolta reperiti dallo speziale.
Difesa (Porta Nova) ricostruito da esperti falegnami, un enorme portone, un ballatoio ed un accampamento medievale. Tutto ciò serviva alla difesa della città.
Lavatorium Monasterii San Lucae (via Gattamelata) lavanderia del Monastero di San Luca, dove le monache benedettine si ritrovavano per fare il bucato.
IL PROGRAMMA DI SABATO 27 APRILE
Dalle 11 alle 23 nella Loggia dei Priori “Il lavoro dell’uomo, i frutti della terra” piccola mostra mercato di artigianato e prodotti tipici umbri.
Alle 17 al Fondaco “I disegni di FlaG…”, inaugurazione della mostra di Flavio Girolamini.
Alle 18 nell’auditorium Bortolotti del complesso San Domenico “Tracce: reading di lettura di racconti tratti da Guarigione” (IVVI.IT) presentazione del libro di Francesco Franceschini Alle 19 in Cattedrale “A te, patrono amabile”, concerto per soli, coro e orchestra, musiche di Giovanni Battista Gigli, con Valentina Piovano, Lucia Casagrande Raffi (soprani), Susanna Salustri (contralto), Domenico Maglioni (tenore), Oliviero Giorgiutti (basso), cori della diocesi di Terni-Narni-Amelia, Orchestra del liceo musicale Angeloni di Terni, dirige don Sergio Rossini
Alle 21 nel parcheggio della chiesa Santa Margherita Giornata Medievale del Terziere Mezule “Le età della vita” (ingresso euro 3)
Alle 22 lungo le vie della città “Vaga Ioculatores”, spettacolo itinerante di giocolieri raccontaballe, piccoli giochi di prestigio, cartomanzia, trampoli e streghe degli elisir.
L’app – Scaricabile sia da Apple store che da Play store Android l’app Corsa all’Anello, utile per rimanere aggiornati in tempo reale sul programma (anche in caso di variazioni), info e prenotazioni per quanto riguarda le osterie dei tre Terzieri, mobilità e parcheggi.
Biglietti per la Corsa all’Anello del 12 maggio in prevendita su circuito VivaTicket.
La Corsa all’Anello 2024 è promossa dall’omonima associazione, con il sostegno e il patrocinio della Comunità Europea, di Enit Spa, della Regione Umbria, della Provincia di Terni, del Comune di Narni, della Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni, della Camera di Commercio dell’Umbria.
Tutto le informazioni e il programma dettagliato sul sito ufficiale www.corsallanello.it
Ufficio stampa associazione Corsa all’Anello Francesca Cecchini 328 2334319
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