Nel 1983 si è laureata all’IUAV di Venezia. È docente di Storia dell’Arte medievale presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, presso cui ha insegnato anche Pedagogia e Didattica dell’Arte.
Studia l’arte medievale come testimonianza storico-sociale e comunicazione visiva, ricostruendo l’immaginario e il quotidiano attraverso le fonti figurate e letterarie; indaga le iconografie in relazione ai contesti.
Tra le sue pubblicazioni monografiche si segnalano: Un Medioevo d’abbracci. Non solo d’amore, non solo umani (Il Mulino, 2024); Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli (Il Mulino, 2021); Con i piedi nel Medioevo. Gesti e calzature nell’arte e nell’immaginario (Il Mulino, 2018); Da mangiare con gli occhi, Il cibo nell’arte di Valle Camonica tra XIV e XVI secolo (e oltre) (Distretto Culturale di Valle Camonica, 2017); Sculture d’artificio, altari barocchi in legno dell’Alta Valle Camonica (Compagnia della Stampa – Massetti Rodella editori, 2013).
Ha pubblicato numerosi saggi in volumi collettivi, riviste specialistiche e atti di convegni. Per “Il Giornale dell’arte”, scrive articoli, recensioni e il ciclo di brevi saggi Piccole storie dal Medioevo.
Partecipa con contributi tematici alla trasmissione “Geo” di Rai3. Nel 2022 e nel 2023 è stata invitata al Festival del Medioevo di Gubbio e alla Festa del libro medievale di Saluzzo.
Su incarico di Enti pubblici e di Istituzioni scolastiche e culturali ha ideato e coordinato numerosi progetti di studio, promozione e valorizz-azione del patrimonio artistico, ha redatto materiali divulgativi, ha svolto attività di formazione per operatori culturali, guide turistiche e insegnanti e ha organizzato eventi e laboratori didattici.
Per La Scuola SEI editrice realizza webinar destinati alla formazione dei docenti; per la stessa La Scuola SEI editrice ha pubblicato (nel 2023, con G.Bornaghi) il manuale di Arte e immagine e di Musica L’avventura dei linguaggi. Il nuovo sussidiario per la scuola primaria, 4-5.
CLAUDIO AUTELLI – REGISTA
Claudio Autelli è nato a Copparo (Ferrara), nel 1977. Regista e formatore, è direttore artistico dell’Associazione culturale LAB121 di Milano.
È laureato in Discipline Economiche e Sociali presso L’Università Commerciale “Luigi Bocconi” (con una tesi sulle “fusioni delle imprese teatrali”) ed è diplomato in Regia Teatrale presso la Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano e , in seguito, ha studiato con Alex Serrano, Luca Ronconi, Oskaras Korsunovas, Florian Borchmeyer e Milo Rau.
Nel 2012 è invitato da Ronconi a partecipare al Laboratorio internazionale della Biennale di Venezia. Nel biennio 2010-12 partecipa al Progetto “L’isola della pedagogia” diretto da Anatolij Vasiliev. Nel triennio 2006-09 è regista residente del Teatro Litta di Milano all’interno del progetto “Work in Progress” patrocinato dall’Ente Teatrale Italiano.
Dal 2016 al 2021 ha insegnato “Esercitazioni di regia” presso la Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano.
Collabora e ha collaborato come regista con diverse realtà nazionali come: Fondazione Teatro Franco Parenti, Centro Teatrale Bresciano, LAC di Lugano, Centro di Ricerche Teatrali di Milano (CRT)/Triennale – Teatro dell’Arte, Fondazione Pontedera Teatro, MTM Teatro Litta di Milano, Fondazione Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Gioco Vita di Piacenza.
Gli ultimi progetti sono: “L’eterno marito” da Dostoevskij di Davide Carnevali (debutto febbraio 2024 Teatro Franco Parenti di Milano), “Demoni” da Dostoevskij di Fabrizio Sinisi (debutto a gennaio 2024. LAC di Lugano), “Tre ritratti” di Fabrizio Sinisi (Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia), “La fine del mondo” di Fabrizio Sinisi (debutto CTB di Brescia – maggio 2022), “Confirmation” di C. Thorpe (debutto MTM Teatro Litta – ottobre 2021), “Ritratto di donna araba che guarda il mare” di D. Carnevali (Premio Riccione 2013), “L’inquilino” da R. Topor, “L’insonne” da A. Kristof.
Nella primavera 2025 per il Teatro Franco Parenti curerà una masterclass per giovani attori su il testo “Amen” di Massimo Recalcati.
Ha ricevuto importanti premi da Festival e dall’Ente Teatrale Italiano (ETI).
SANDRO CAPPELLETTO – MUSICOLOGO
Sandro Cappelletto è nato a Venezia nel 1952. Dopo gli studi al Conservatorio si è laureato in Filosofia all’Università di Milano. Ha studiato armonia e composizione con il maestro Robert Mann. Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, ne è stato direttore artistico dal 2009 al 2013. È Accademico di Santa Cecilia. Su invito di Giuseppe Sinopoli ha diretto il settore drammaturgia e didattica del Teatro dell’Opera di Roma.
Giornalista professionista con “La Stampa”, “Le Monde” e “Avvenire”.
Tra le sue principali pubblicazioni, la prima biografia critica di Carlo Broschi Farinelli (La voce perduta, EDT, 1995), un’inchiesta politica sugli enti lirici italiani (Farò grande questo teatro!, EDT 1996). Esce nel 2006 Mozart – La notte delle Dissonanze (EDT), libro dedicato al misterioso Adagio introduttivo del Quartetto per archi K 465.
Dal libro nasce, assieme al Quartetto Savinio, un fortunato concerto-racconto. Per la Storia del teatro moderno e contemporaneo (Einaudi, 2001) ha scritto il saggio Inventare la scena: regia e teatro d’opera.
Nel 2008 l’Accademia Perosi di Biella pubblica L’angelo del Tempo, volume dedicato al Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen. Esce nel 2014 Da straniero inizio il cammino – Schubert, l’ultimo anno (Accademia Perosi). Nel 2016 il Saggiatore pubblica I quartetti per archi di Mozart. Del 2020 è Mozart. Scene dai viaggi in Italia (il Saggiatore). Traduce e commenta Il Testamento di Heiligenstadt e Quaderni di conversazione di Ludwig van Beethoven (Einaudi 2022).
Cura ed è direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo dell’Italia alla storia del pensiero (Treccani, 2018). Con Fausto Sebastiani scrive Il paese degli uomini integri (2017), melologo dedicato alla memoria del presidente del Burkina-Faso Thomas Sankara.
Nel 2018, nel centenario della Prima Guerra Mondiale, porta in scena con il coro Coenobium Vocale, la cantata La Grande Guerra vista con gli occhi di un bambino. Nello stesso anno per la musica di Michelangelo Lupone, e con il coro di voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia, dà vita a ‘Nkodi (Mio figlio è un feticcio) – Cantata per i bambini accusati di stregoneria. Crea con l’Ensemble madrigalistico De Labyrintho L’avida sete, spettacolo dedicato a Carlo Gesualdo.
Nel 2021 è membro della giuria Feniarco per il concorso riservato alla migliore interpretazione di un brano per coro ispirato alla figura di Dante Alighieri.
È autore di programmi radiofonici e televisivi: crea la trasmissione di Rai-Radio3 Momus e conduce per Rai5 il programma Inventare il tempo.
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