Soroptimist international club valle umbra e comune di foligno contro discrimanzioni e disparità

Foligno, 11 maggio 2024 – Affidare anche allo sport il cammino verso la parità di genere. Ne è convinto il Soroptimist International Club Valle Umbra che ha fatto propria la Carta Etica Donne&Sport, il documento elaborato dal Soroptimist nazionale insieme a Assist – Associazione nazionale atlete -, che chiede l’adesione e l’impegno dei Comuni d’Italia verso politiche di inclusione e parità.

Un invito subito accolto dal Comune di Foligno – seconda amministrazione umbra a adottarlo – con la firma della Carta avvenuta giovedì 8 maggio in un nutrito incontro all’Oratorio del Crocifisso coordinato dalla presidente del Soroptimist folignate Cristina Zappelli.

“Siamo davvero orgogliose di compiere azioni concrete verso il superamento del gap di genere. E felici che questo progetto abbia trovato rapida accoglienza nella nostra città. Dati e statistiche ci dicono che nello sport c’è ancora molto da fare. Il divario e la disparità di genere sono molto alti. Siamo qui, come sempre, per fare qualcosa di concreto in favore delle donne e di uno scatto di civiltà”.

Inserito nel cartellone di eventi collaterali “In Giro al Centro del Mondo” che il Comune di Foligno ha dedicato al passaggio in città del Giro d’Italia, “Donne&Sport. La lunga strada verso la parità” è stata l’occasione per la firma della Carta sottoscritta dall’assessore alla cultura e sport Decio Barili e dall’assessora al turismo Michela Giuliani – presente anche l’assessore Marco Cesaro -, seguita dagli interventi dei protagonisti, di atlete e dirigenti di associazioni sportive cittadine. “Siamo in un contesto gioioso – ha commentato Barili -, in questi giorni stiamo vivendo la festa del ciclismo e dello sport, ma il tema che qui stiamo affrontando non ha nulla di lieve, chiede ogni giorno strumenti e attenzione. Questa firma è un atto doveroso”.

Come infatti riporta il Censis e come ricordato dalla presidente Zappelli, i dati parlano di una forte disparità, non solo numerica, tra atleti, tecnici e vertici, con presenze femminili ancora ai minimi storici, situazione a cui la Carta Etica vuol porre un argine mettendo in luce i divari ancora forti, progettando azioni di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni, fino alla prevenzione della violenza con un approccio inclusivo che consideri anche la disabilità.

Con lo sguardo pure ai grandi esempi. Come quello di Alfonsina Strada, ciclista, pioniera della parità di genere nello sport, la prima donna a partecipare, lottando contro l’esclusione, al Giro d’Italia nel 1924, esattamente un secolo fa, e che nel 1925 fu proprio a Foligno in una gara al velodromo dei Canapè.

“A lei, alla sua lotta – ha concluso la Zappelli – hanno pensato le ideatrici del progetto nell’inserire il suo cognome nel sottotitolo. È infatti lei la “lunga Strada verso la parità” e a lei è dedicato il francobollo commemorativo emesso nel centenario della sua impresa che doniamo oggi al Comune di Foligno a memoria di questa nuovo cammino intrapreso”.

Un contributo all’evento è venuto poi dai protagonisti, da coloro che con lo sport si confrontano quotidianamente. Da Laura Marcantoni (atleta e consigliera) e dall’atleta plurivittoriosa Cristina Mercuri, entrambe dell’Atletica Winner Foligno, presente anche il presidente Giorgio Fusaro, da Fabrizio Alessi presidente Tennis Training School Villa Candida e da Fabio Laurenti – con lui la giovanissima figlia rugbista – responsabile del settore femminile rugby Foligno e dirigente di un progetto dedicato al rugby femminile umbro, fascia 12-16 anni, che mette insieme giovani rugbiste di tutta la regione per una squadra che sta cercando il proprio spazio in uno sport tipicamente maschile.

Per tutti l’auspicio di un futuro, e un presente, migliore, in forte controtendenza con una situazione che, dati alla mano (Rapporto Censis 2023) racconta di un’Italia in cui le tesserate atlete sono soltanto il 28%, le allenatrici il 19,8%, le dirigenti di società il 15,4%, di federazione il 12,4%. E non va meglio con la stampa. Secondo quanto fotografato dal Rapporto del Global Media Monitoring, solo il 4% delle notizie sportive sono dedicate a figure femminili, mentre fra i professionisti dello sport le donne devono accontentarsi di un 14% a fronte dell’86% degli uomini. Insomma, la strada è ancora lunga, e in salita.

 

 

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