Chiesta ad un 86enne la somma di euro 12.000 per evitare il falso arresto della figlia. L’uomo chiama la sorella 90enne che avverte il 112

Todi, 30 maggio 2024 – I Carabinieri della Compagnia di Todi hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Perugia, due 20enni di origini napoletane per l’ipotesi di reato di tentata truffa.

Un 86enne del posto veniva contattato telefonicamente da un sedicente avvocato e da un finto operatore delle forze dell’ordine i quali, con insistenza ed urgenza, gli chiedevano di pagare la somma di euro 12.000 a titolo di cauzione o, in alternativa, di consegnare gioielli per evitare che la propria figlia potesse essere tratta in arresto dopo aver causato un incidente stradale.

L’uomo, insospettito dalla richiesta, continuava la conversazione con gli interlocutori, ma al contempo riusciva ad avvisare la sorella 90enne che immediatamente chiamava il 112, raccontando quanto stava accadendo.

I due giovani, dopo poco, si presentavano all’esterno dell’abitazione dell’86enne per ritirare la somma pattuita, ma invece del denaro trovavano i Carabinieri della Stazione nel frattempo giunti sul posto.

Identificati, i presunti autori sono stati denuncianti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria spoletina per l’ipotesi di tentata truffa.

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