E’ ospite di Sacred Noise per il nuovo concerto della rassegna, tra folklore e spiritual,  in programma giovedì 6 giugno (ore 21.15) ai Giardini del Tempio di Sant’Angelo 

PERUGIA, 31 maggio 2024 – Ustad Noor Bakhsh, maestro pakistano del Benju (cetra a tasti tipica del Belucistan), a 78 anni è diventato un vero e proprio caso musicale a livello mondiale grazie al suo album di debutto “Jingul”, pubblicato lo scorso anno dalla britannica Hive Mind Records.

Il suo tour europeo ora fa tappa anche in Italia e Perugia, grazie alla rassegna Sacred Noise, è una delle sole tre città che lo ospiteranno. Sacred Noise con la sua nona edizione anche nel 2024 continua a portare la musica, tra tradizione e contemporaneità, nei luoghi nascosti e più suggestivi della città di Perugia. Scenario del concerto saranno giovedì 6 giugno (ore 21.15) i Giardini del Tempio di Sant’Angelo in Corso Garibaldi.

Il musicista pakistano maestro di questo strumento orientale misterioso suonerà quindi dal vivo per una imperdibile prima volta a Perugia, tra folklore e spiritual. Da quando è stato scoperto dalla scena musicale internazionale ha iniziato a girare per importanti festival europei come Glostonbury in Inghilterra, Roskilde in Danimarca, Les Guess Who in Olanda e per i più importanti club europei.

Registrato dal vivo al tramonto sul torrente Shadi Kaur, vicino al villaggio di Noor, nei pressi di Pasni, l’album di Bakhsh è caratterizzato dal suono di un benju elettrificato, amplificato con un vecchio pick-up e un amplificatore Phillips che Bakhsh ha trovato in un mercato di Karachi. Lo strumento assomiglia a una chitarra slide dotata di tasti come quelli di una macchina da scrivere di un tempo e simile anche al taishōgoto giapponese e a strumenti affini della vicina India.

Il Belucistan invece si trova a cavallo tra l’odierno Pakistan e l’Iran, ma la sua musica, in particolare quella del Makran, evoca le ben documentate migrazioni e navigazioni, le storiche relazioni con l’Africa, la Persia e l’Arabia attraverso il mondo dell’Oceano Indiano.

Bakhsh suona quindi musica Baluci, ma anche varianti folk di raga indostani, melodie farsi, curde e di tutte le diverse lingue del Pakistan, come quelle in pashto e punjabi, e interpretazioni di brani di Bollywood. E poi composizioni originali radicate nella musica baluci.

Per il tour è accompagnato da due suonatori di damboora, un liuto a manico lungo a due corde.

Biglietto 13 euro (14 euro in prevendita su www.diyticket.it)

Sacred Noise dal 2015 racconta la scena musicale internazionale ed italiana indipendente, non mainstream, rassegna che nasce da una costola più articolata del Bar Chupito un luogo di proposta e partecipazione musicale che ha visto passare nell’arco di 15 anni tutti i principali musicisti italiani della scena underground e molti internazionali. Sacred Noise racconta anche i luoghi culturali più nascosti e a volte dimenticati, scegliendo sempre location suggestive per proporre la sua offerta musicale. La rassegna anno dopo anno si sta quindi caratterizzando sempre più per la sua capacità di unire concerti di musica contemporanea e luoghi di importanza storico-artistico di Perugia e non solo.

La prima ospite della stagione 2024 è stata nel febbraio scorso la violinista, violista, compositrice musicale e attrice belga Catherine Graindorge che tra jazz e psichedelia ha aperto la nona rassegna all’Auditorium Santa Cecilia di Perugia. Tra i precedenti concerti degli anni passati ricordiamo anche quelli di Saroos, Nadah El Shazly, Mai Mai Mai, Alfio Antico, Hackedepicciotto, Golden Dawn Arkestra, Al Doum & The Faryds, Idris Ackamoor e The Pyramids.

Al sito internet della rassegna è possibile iscriversi alla Newsletter ed avere aggiornamenti e informazioni (https://www.sacrednoise.it/).

 

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