Anpi e Comune di Bevagna hanno celebrato insiemel’80esimo anniversario della liberazione. All’evento ha dato il suo contributo anche lo storico Fabio Bettoni
Bevagna, 19 giugno 2024 – “Dobbiamo ricordare, ma soprattutto partecipare. E votare. Il voto è la più alta forma di democrazia.” Sono le parole che la partigiana Rossella, al secolo Mirella Alloisio, staffetta della Resistenza ligure, ma umbra d’adozione, ha portato, nonostante i suoi quasi cento anni, alla celebrazione dell’80esimo anniversario della liberazione di Bevagna dall’occupazione nazifascista.
Voluto dalla sezione locale dell’Anpi e dal Comune di Bevagna, l’evento, partecipatissimo, ha dedicato domenica 16 giugno l’intera mattinata alla memoria di un altro 16 giugno, quello del 1944, quando le truppe alleate anglo-americane giunsero a liberare Bevagna, e poi Foligno e Montefalco grazie anche al contributo della lotta partigiana.
Dopo l’omaggio al Monumento dei Caduti, la celebrazione si è spostata nello spazio conferenze ex chiesa di Santa Maria Laurentia, in cui passato e presente, storia locale e storia nazionale si sono incrociati negli interventi del prof. Fabio Bettoni, storico e intellettuale folignate, e della presidente della Officina della Memoria di Foligno, Rita Zampolini.
Dopo i saluti della sindaca di Bevagna Anna Rita Falsacappa – ospite il neoleletto sindaco di Montefalco Alfredo Gentili -, e del presidente Anpi Bevagna, Franco Palini, la riflessione è entrata nel vivo sull’invito della presidente Zampolini a coltivare la memoria con “l’approfondimento dei fatti, delle testimonianze, del modo in cui sono accaduti. Solo così si creano nei singoli e nella collettività gli anticorpi necessari a impedire il ripetersi dei drammi, a far sì che la conoscenza di quanto già successo eviti errori e derive autoritarie.”
Lo sguardo si è poi spostato sulla storia, su fatti e figure iconiche italiane e europee, sulla Costituzione, da Marc Bloch a Bruno Buozzi. “Da storico voglio rivolgere un grande omaggio a queste grandi figure dell’antifascismo – ha esordito il prof. Bettoni -. Impossibile dimenticare Bruno Buozzi, eppure è accaduto. Confinato a Montefalco, amico di Matteotti, vi è rimasto due anni prima di venire ucciso a Roma insieme a altri antifascisti il 4 giugno, giorno della liberazione della capitale. Giugno è un mese denso di memoria, dobbiamo ricordare, e agire politicamente,” Facendo seguire alle parole una progettualità.
E in chiusura una proposta ben precisa è giunta proprio da Bettoni, subito accolta da Franco Palini. Promuovere nel processo di conoscenza e consapevolezza della storia locale, la ristampa di Quando saltarono i ponti. Bevagna 1943-1944 (Editoriale Umbra, 2004), libro cardine delle vicende di questa parte d’Umbria scritto dalla professoressa Luciana Brunelli e farlo diventare libro di testo nelle scuole di Bevagna, Montefalco, Gualdo Cattaneo, Foligno.
“Sarà uno strumento efficacissimo – ha concluso lo storico – per far conoscere cosa sono stati il fascismo, l’antifascismo, l’occupazione, la liberazione e il percorso verso la Repubblica democratica.” Ma c’è dell’altro. Dal prof. Bettoni una richiesta ai sindaci presenti a decettadinizzare Benito Mussolini. Per effetto della legge Acerbo, infatti, si ordinò a tutti i Comuni d’Italia di nominare il 24 maggio del 1924 Mussolini cittadino ad honorem. Così avvenne e così ancora è.
Alla giornata è giunto anche l’omaggio dall’artista e regista svizzero, oggi cittadino bevanate, Clemens Klopfenstein, che ha dedicato una sua opera, un poster, all’Anniversario della Liberazione. Conclusione conviviale con pranzo offerto a tutti i partecipanti dalla Proloco Cantalupo Castelbuono.
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