C’è anche un architetto.  L’ipotesi di reato è  falso ideologico innanzi a pubblico ufficiale e false dichiarazioni in pratiche edilizie

Passignano sul Trasimeno (PG), 21 giugno 2024 – A seguito di una complessa indagine  i Carabinieri Forestali hanno smascherato un articolato sistema fraudolento, finalizzato ad ottenere permessi a costruire  in zone agricola con vincolo paesaggistico e ambientale, nel territorio del comune di Passignano s/T.

Cinque persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria. Gli accertamenti hanno riguardato alcune pratiche edilizie presentate nel periodo dal 2020 al 2022, per  la demolizione di vecchi fabbricati rurali, finalizzate poi a recuperarne la cubatura utile alla costruzione di nuovi edifici con destinazione residenziale. I fabbricati demoliti risultavano invece abusivi e quindi non utilizzabili per nuove costruzioni.

Nelle pratiche i privati omettevano di dimostrare la regolarità urbanistica degli immobili da demolire e  in un caso avevano addirittura  rilasciato false dichiarazioni negli atti notarili.

Tale sistema permetteva quindi di aggirare  i rigidi vincoli imposti nelle aree agricole e assicurarsi la possibilità  di costruire  circa 1.000 mq di superficie utile coperta, in un’area del Trasimeno di notevole interesse nel mercato immobiliare.

Al momento dell’intervento dei militari, circa 100 mq erano già stati utilizzati  mentre  altri 900 mq erano ancora a disposizione per nuove costruzioni. Nel corso degli accertamenti è inoltre emersa anche la costruzione  di un immobile di lusso realizzato  in zona di inedificabilità  perché ricadente nella fascia di rispetto delle aree boscate.

Le cinque persone, tra le quali un architetto,  dovranno ora rispondere di ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, in materia urbanistica,  di  falso ideologico da parte di privato innanzi a pubblico ufficiale e false dichiarazioni in pratiche edilizie, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici. Sotto la lente del controllo sono ricaduti anche gli atti emessi da alcuni funzionari del comune.

Le irregolarità sono state  segnalate alla Regione, Comune e Soprintendenza  per i provvedimenti di annullamento dei titoli abilitativi e emissione dei provvedimenti ripristinatori consequenziali.

 

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