Umbertide, 27 giugno 2024 – Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di San Giustino hanno dato esecuzione ad un provvedimento di allontanamento dal Comune di Umbertide con divieto di farvi ritorno, emesso dal Questore di Perugia a carico di un 28enne di origini straniere.

L’episodio che ha determinato l’emissione del provvedimento risale allo scorso mese di marzo, quando nel corso di un servizio di pattugliamento i Carabinieri di Umbertide in una zona centrale di quel comune, notavano un’autovettura di media cilindrata parcheggiare in prossimità di una curva tale da creare pericolo per la circolazione; invitato il conducente a spostare il veicolo e parcheggiarlo in maniera regolare, l’uomo dapprima si opponeva alla richiesta per poi ripartire effettuando una rocambolesca inversione ed “U” e facendo stridere gli pneumatici.

Fermata poco dopo l’autovettura, i militari chiedevano all’uomo di fornire i documenti di guida e al fine di poter procedere alle relative contestazioni mal il 28enne – anziché ottemperare alla richiesta dei militari – entrava in un vicino bar, rispondendo che i documenti li avrebbe forniti solamente alla sua uscita.

Dopo aver consegnato i documenti agli operanti l’uomo intimava ai Carabinieri di scrivere ben chiari i loro nomi sui verbali, poiché – aggiungeva – “li sarebbe andati a cercare”.

Denunciato per il reato di violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, i Carabinieri di Umbertide avevano inoltre richiesto l’applicazione del provvedimento di allontanamento dal Comune di Umbertide.

Il Questore di Perugia – su segnalazione dei militari – tenuto conto dei precedenti di polizia a carico dell’uomo quali furto, ricettazione, danneggiamento aggravato, lesioni, reati inerenti gli stupefacenti e porto abusivo di armi, vista la reiterazione nel tempo dei comportamenti incriminati che lo rendono persona pericolosa per la sicurezza e la tranquillità pubblica, ha emesso un provvedimento di allontanamento dal Comune di Umbertide con divieto di farvi ritorno per la durata di 4 anni per inasprimento del provvedimento che potrebbe portare alla reclusione fino a diciotto mesi ed una multa fino a 10.000 euro.

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