Un ‘unicum’ a metà strada tra giardino zoologico e mondo delle fiabe che ‘contiene più parchi’. Creato nel 1963 da Mario Spagnoli, figlio di Luisa, che gli apparve in sogno chiedendogli di realizzare ‘Il giardino della città’ di Perugia
Perugia, 2 lug. 2024 – “Che piaccia o no, il parco Città della Domenica è un unicum e come dice il suo direttore, Alessandro Guidi, contiene più parchi. Questa è la conclusione a cui arrivo, dopo averlo dimostrato, penso, nel libro.
Quando venne inaugurato, il 21 aprile 1963, molti lo ribattezzarono la ‘Disneyland italiana’, ma fu il suo stesso creatore, Mario Spagnoli, a respingere questo appellativo”.
Valerio Corvisieri (nella foto), ha presentato così, domenica 30 giugno, il suo volume ‘La collina dei sogni. Città della Domenica, primo parco di divertimenti italiano’, scritto per Intermedia edizioni e inserito nella collana ‘Conoscere Perugia’, diretta da Marco Nicoletti; all’incontro, tenuto nel Giardino d’Inverno del parco perugino, c’era anche l’editore, Claudio Lattanzi e tanti amici e discendenti della famiglia Spagnoli, tra cui Maria Teresa Severini, che insieme alla sorella Chiara conduce l’azienda Lungarotti come responsabile marketing e comunicazione, Maddalena Furbetta, nipote di Mario Spagnoli e attuale amministratore delegato di Spagnolia srl, società che gestisce Città della Domenica, il marito Carlo Guidi, responsabile del Rettilario, tra i più importanti d’Europa, il figlio Alessandro Guidi, direttore di Città della Domenica, Nicoletta Spagnoli, amministratore delegato di Luisa Spagnoli spa, Federica Spagnoli, figlia di Massimo Spagnoli.
In 86 pagine il libro, accanto a fotografie d’epoca e altre più recenti, ripercorre la storia di questo parco sorto su una collina panoramica, il monte Pulito, ad un passo da Perugia, realizzato dal figlio della celebre Luisa Spagnoli per accogliere, in un ambiente sereno e ricco di fantasia, le famiglie in cerca di svago nell’Italia del boom economico. Il volume ne ripercorre la storia mettendo in evidenza come questa realtà, a metà strada tra giardino zoologico e mondo delle fiabe, lungi dal restare un ‘monumento’ degli anni Sessanta, sia riuscita nel tempo a rinnovarsi senza rinnegare la propria identità. Città della Domenica negli anni si è votata alla conservazione di specie domestiche in via di estinzione ed ha proposto a bambini e accompagnatori giochi interattivi volti a stimolarne la creatività. In essa convivono attrazioni d’epoca e modernissime, opere d’arte e animali, ed è sede di spettacoli ed eventi molto partecipati.
“Città della Domenica è un parco sognato da mio nonno Mario – ha ricordato Maddalena Furbetta –. Il libro, oltre a essere un omaggio a mia mamma Mariella Spagnoli, che per 45 anni ha guidato il parco con grande tenacia e passione, rappresenta la possibilità di avere un ricordo tangibile di quello che è stato fatto in questo parco”. Effettivamente, dalle interviste e dai racconti di Mario e della figlia Mariella Spagnoli (madre di Maddalena) sulle origini di Città della Domenica, emerge come tutto sia partito da Luisa Spagnoli che è apparsa in sogno al figlio, suggerendogli di trasformare quella brulla collina nel ‘Giardino della città’.
Là dove c’era solo una distesa di sassi, con l’ausilio della dinamite collocata dalla ditta specializzata Polverifici Stacchini, Mario creò le condizioni per far attecchire ulivi, ben 20mila, che vi fece impiantare in due riprese, tra il 1954 e il 1955. Il progetto del parco per le famiglie venne svelato solo nel 1960 e una volta realizzato fu subito un successo il cui eco varcò presto i confini regionali. Anche la ‘Lollo’ nazionale, Gina Lollobrigida, lo visitò insieme al figlioletto Milko nel 1966, un evento che diede grande visibilità a Città della Domenica.
“Il libro – ha spiegato l’autore Corvisieri – nasce per celebrare i 60 anni del parco. La casa editrice cercava un autore ed essendo io, in pratica, lo storico della famiglia Spagnoli, avendo scritto l’unico libro su di essa, ho accettato l’incarico. Alcune cose le sapevo ma chiaramente sono dovuto entrare nei segreti di Città della Domenica e scommetto che ce ne sono altri da scoprire”.
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