Su 8 punti campionati – 5 sul lago Trasimeno e 3 su quello di Piediluco – solo uno è risultato inquinato, la foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago. Entro i limiti tutti e tre i punti sul Piediluco 

È tempo di bilanci per i laghi di Trasimeno (PG) e Piediluco (TR)e per la qualità delle loro acque. Su otto punti campionati da Goletta dei laghi di Legambiente nel 2024 – 5 punti sul lago Trasimeno e 3 su quello di Piediluco – solo uno è risultato inquinato. Si tratta di un punto campionato sul Trasimeno, la foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago, che da due anni mostra criticità legate a inquinamento microbiologico di origine fecale. infatti, nel 2023 era risultato “fortemente inquinato”, mentre nel 2022 inquinato. Rientrano nei limiti consentiti, invece, tutti e tre i punti campionati nel lago Piediluco, confermando i risultati dello scorso anno, e gli altri restanti sul Trasimeno.

Goletta dei Laghi sul Trasimeno (PG) ha, inoltre, monitorato come “osservato speciale 2024”, il canale di scarico del depuratore in località Le Pedate a Passignano sul Trasimeno. Tra gli osservati speciali – novità di quest’anno – rientrano quei punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche da marzo a giugno, ossia in quei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi.

Anche se i monitoraggi hanno rilevato una graduale diminuzione delle concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali – risultando fortemente inquinato a marzo, inquinato ad aprile, nei limiti a maggio, giugno, e poi a luglio – questo punto ha mostrato criticità importanti nell’ultimo decennio, dal 2012 al 2022. Per questo secondo Legambiente necessita di continuo monitoraggio nonostante i recenti miglioramenti.

I risultati del monitoraggio dei laghi umbri sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa San Feliciano di Magione (PG) dove sono intervenuti il portavoce di Goletta dei Laghi, Emilio Bianco, Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, Silvia Burzigotti, Assessora ambiente Comune di Magione, Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria, Elisabetta Bini, Responsabile Goletta dei Laghi in Umbria, Massimo Perari, Commissario Straordinario di Arpa Umbria e il Coordinatore Tecnico-Scientifico e progetti Paolo Stranieri.

“La situazione dei bacini lacustri umbri – commenta il portavoce di Goletta dei Laghi, Emilio Bianco – mostra segni di miglioramento: su 8 punti campionati, 7 rispettano i limiti di legge. Solo la foce del torrente Paganico nel Trasimeno è risultata oltre i limiti, ma in miglioramento rispetto al 2023. È però fondamentale mantenere alta l’attenzione sulla qualità delle acque, considerando non solo gli aspetti microbiologici, ma anche gli indicatori chimico-fisici”.

Oltre ai dati microbiologici, durante l’incontro è stato discusso lo stato di salute complessivo dei due bacini lacustri umbri. Nel lago di Piediluco, in particolare, nel canale Medio Nera, i dati di nitriti e ammoniaca osservati sono abbastanza costanti nel tempo e, anche se non estremamente preoccupanti, indicano comunque la necessità di mantenere una certa soglia di attenzione su tale immissario artificiale, che conferma essere un’importante via di ingresso dei carichi di sostanze eutrofizzanti per il lago.

Nel Lago Trasimeno, è stata rilevata una sotto saturazione di ossigeno, il cui motivo non è chiaro, ma potrebbe essere dovuto a inquinamento organico di origine antropica o agli effetti indiretti dell’eutrofizzazione, entrambi preoccupanti.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul Lago di Piediluco. Tra l’8 e il 10 luglio, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno campionato tre punti nel lago di Piediluco: alla foce del Rio Medio Nera, presso Armeno Armeni, e alla foce del Rio Fuscello, tutti a Piediluco (TR). Tutti e tre i punti sono risultati entro i limiti di legge, confermando i risultati positivi dello scorso anno e non mostrando criticità legate a inquinamento da scarsa o mancata depurazione.

Questa mattina nel corso dell’evento sono state anche assegnate le 4 Vele Legambiente -Touring Club ai comuni di Tuoro sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno, Castiglione del Lago e Magione. Un riconoscimento per il loro impegno nella difesa e miglioramento ambientale.

“Le 4 Vele che consegniamo oggi ai 4 Comuni del Trasimeno – dichiarano Giorgio Zampetti e Brigida Stanziola, rispettivamente direttore nazionale e regionale di Legambiente – confermano impegno e attenzione che le amministrazioni stanno portando avanti nel segno della sostenibilità ambientale. Con la crisi climatica che avanza e che sta avendo impatti importanti su quest’area, le località lacustri dovranno essere lungimiranti e veloci nel mettere in atto adeguate strategie di adattamento al cambiamento climatico che tengano conto di queste tendenze”.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul Lago di Piediluco. Tra l’8 e il 10 luglio, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno campionato tre punti nel lago di Piediluco: alla foce del Rio Medio Nera, presso Armeno Armeni, e alla foce del Rio Fuscello, tutti a Piediluco (TR). Tutti e tre i punti sono risultati entro i limiti di legge, confermando i risultati positivi dello scorso anno e non mostrando criticità legate a inquinamento da scarsa o mancata depurazione

Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago Trasimeno. Tra l’8 e il 10 luglio, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno campionato 5 punti sul lago Trasimeno, di cui uno è risultato ” inquinato”: la foce del torrente Paganico a Castiglione del Lago, che da due anni di fila mostra criticità per quanto riguarda inquinamento microbiologico di origine fecale, e anche negli anni passati aveva già mostrato livelli fuori dai limiti di legge. Questo punto viene campionato e monitorato dal 2012 e ad anni alterni sono state riscontrate concentrazioni fuori dai limiti (2013, 2017 e 2022 inquinato; 2014, 2018 e 2023 fortemente inquinato). Quindi è sicuramente un punto da tenere sotto controllo, chiedendo a chi di competenza, di capire l’origine di queste criticità.

I restanti quattro punti analizzati sono risultati entro i limiti consentiti, confermando i risultati del 2023: la foce del torrente Anguillara, la foce del fosso Macerone e il lago in corrispondenza dello sbocco di un canale proveniente da Tuoro, a Tuoro sul Trasimeno e, infine, il canale di scarico del depuratore in località Le Pedate a Passignano sul Trasimeno. Da notare, il punto campionato nel canale di scarico in località Le Pedate che risulta nei limiti, come lo scorso anno, ma che per anni ha mostrato forti criticità e concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali molto elevate. Per questo motivo è stato designato come “osservato speciale” in questa edizione.

Osservato speciale”: il canale di scarico del depuratore in località Le Pedate a Passignano sul Trasimeno (PG). Quest’anno il monitoraggio dei tecnici e delle tecniche di Goletta dei Laghi si arricchisce con gli “osservati speciali”, ossia i punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di affiancare la sensibilità e l’attenzione delle autorità ed enti competenti, ripetendo i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi.

Per l’Umbria l’osservato speciale è stato il canale di scarico del depuratore in località Le Pedate a Passignano sul Trasimeno (PG), per il quale i prelievi di marzo, aprile, maggio e giugno mostrano una graduale diminuzione delle concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali: a marzo è risultato fortemente inquinato, ad aprile inquinato, a maggio e giugno nei limiti, poi confermato anche dal campionamento di luglio. Questo punto negli ultimi dieci anni – dal 2012 al 2022 – ha sempre mostrato criticità importanti e quindi necessita quindi di continuo monitoraggio nonostante i recenti miglioramenti.

“I monitoraggi mensili che abbiamo svolto a Le Pedate, resi possibili grazie alle volontarie e ai volontari dei circoli territoriali, hanno messo in evidenza che sul depuratore, soprattutto quando stressato dalle copiose piogge, insistono ancora delle criticità sulle quali le autorità competenti ci auguriamo intervengano quanto prima”, commenta Elisabetta Bini, responsabile regionale Goletta dei Laghi. “Garantire la corretta depurazione a prescindere dalle condizioni metereologiche, soprattutto quando estreme, è quanto mai necessario anche alla luce delle condizioni generali del lago che richiedono un grado di attenzione ancora più elevato per non alternarne i fragili equilibri”. 

Focus depurazione. Quest’anno ricorrono i 30 anni della Legge Galli che nel 1994 rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE).

Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Umbria ci sono ancora 2 agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea (Castel Ritaldi e Città della Pieve). Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Umbria, in particolare, sono sette gli interventi ammessi a finanziamento, di cui uno riguarda il Trasimeno.

 

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