Civitella d’Arna, 19 luglio 2024 –  Civitella d’Arna, 385 abitanti, ma ognuno vale per dieci osservando quello che riescono a organizzare nel corso dell’anno. Ed è arrivata la prestigiosa ricorrenza dei 30 anni di attività della Pro Arna costituita nel marzo del 1994 con l’intento di creare una comunità locale, un punto di incontro e di aggregazione per la popolazione.

Il programma dei festeggiamenti di domenica 21 luglio prevede alle 17.30 la donazione all’associazione di una scultura di Alberto Brutti. Alle 18.30, nel parco del Castello Baldelli, tavola rotonda 30 anni insieme moderata d Beppe Martini e la testimonianza di istituzioni, personaggi, stampa, collaboratori storici con la proiezione i servizi televisivi per rievocare gli eventi più significativi proposti dalla Pro Arna: la festa della fusione delle campane, le camminate storiche, le camminate stagionate, gli appuntamenti culturali con il dialetto, le estemporanee di pittura, le mostre di pittura e scultura, il ricordo di vecchi mestieri e usanze contadine fino all’ultima trovata “DiVenerdì” ospitando un personaggio che si racconta dopo l’assaggio di schiacciatine e schiacciatelle. Alle 20.30 momento conviviale in piazza della chiesa offerto dalla Po Arna.

L’attuale suo organigramma è composto da Lamberto Salvatori, presidente; Massimo Tosti e Federico Siena, vice presidenti; e poi Carlo Fioroni, Sara Tosti, Antonello Fioroni, Francesco Belardoni, Fausto Casagrande, Palma Veschi, Nicoletta Rondini, Catia Bresciani, Andrea Belardoni, Moreno Tosti e poi Silvano Picchio, Fabio Giombetti, Michele Lollini. Civitella sorge a 9 km da Perugia e le sue origini si fanno risalire tra IX e VIII secolo a.C. con un primo insediamento di un pagus (villaggio) umbro. Nel VI sec. a.C. iniziò il processo di estruschizzazione con l’edificazione della città di Arna. Intorno al III°/II° a.C. entrò nell’orbita romana fino a diventare municipio e sede vescovile, divenendo una delle prime diocesi dell’Umbria. Le orde di Totila la distrussero e poco si sa di quello che rimase.

Ma nel 1297 fu ricostruito il castello quale sentinella del comune di Perugia sulla via regale di Porta Sole. Storiche famiglie si alternarono nella proprietà del Castello: Degli Azzi, Spinola e oggi Baldelli cui si deve la disponibilità di collaborare con la Pro Arna.

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