Dal nostro inviato GILBERTO SCALABRINI

Fotoservizio di Lucia Smurra

Assisi, 20 luglio 2024 -Quaranta anni fa, una turista si innamora dell’Italia. Toshie Kurihara scopre Assisi come pellegrina e rimane affascinata da un angolo di paradiso nella ridente frazione collinare di Santa Tecla. Con suo marito Riccardo, che sposa negli anni 2000, trasformano un vecchio casale del 1500 in una signorile dimora.

La storia d’amore di Toshie (lei progetta e realizza servizi di moda per case editrici giapponesi), e Riccardo, un simpatico torinese che non ama troppo le folle, è davvero singolare. Entrambi viaggiano spesso per lavoro e Toshie torna a Tokyo tre volte l’anno.

L’amore di Toshie per l’Italia, in particolare per le città d’arte, sboccia quando, giunta nella città serafica come turista prima del terremoto del 1997, rimane profondamente emozionata dalla bellezza della Basilica di San Francesco e dalla storia del poverello.

«Sono arrivata da Roma con un’amica e sul treno diretto ad Assisi ho preso anche una multa per non aver obliterato il biglietto, non sapevo che dovessi farlo!» ricorda.

Cosa è successo una volta arrivata ad Assisi?

«Sono rimasta estasiata da questa bellissima città. Una volta in basilica, ho ammirato le stupende opere d’arte e poi sono scesa nella cripta dov’è sepolto il santo.

Davanti alla tomba,” racconta in un italiano ancora incerto, “i miei occhi si sono riempiti di lacrime. Ho avuto la sensazione di aver ricevuto una polvere, quando in realtà non c’è niente.

Ho pianto molto, il mio stomaco aveva delle forti contrazioni e il mio cuore batteva forte. Mi chiedevo: perché piango così tanto? Anche le mie amiche piangevano. Poi un frate giapponese ci ha spiegato che San Francesco era un uomo pacifico, forgiato dalla sofferenza e desideroso di comunicare a tutti la pace».

Toshie, di religione buddista, vive una sorta di illuminazione spirituale e presto si converte al cristianesimo. Una vera “svolta spirituale” di cui oggi è molto orgogliosa.

Toshie e Riccardo, conosciutisi ad Assisi, si sposano nella Cattedrale di San Rufino. Dopo la promessa di matrimonio, lei riceve il battesimo a Milano, in una chiesa vicino al Duomo, prendendo il nome di Francesco Chiara di Assisi.

Un nome che porta con orgoglio, perché la città serafica suscita ancora in lei un grande interesse, così come la moda che segue per diverse riviste del Paese del Sol Levante.

«Una volta scelta la modella – spiega Toshie – io decido cosa deve indossare, dal vestito alle scarpe; decido anche la location per il servizio e pure il taglio delle inquadrature per il fotografo. Sono supportata sempre da una truccatrice e da altri collaboratori. I servizi che realizzo non sono solo di moda, ma includono reportage e storie».

Come quelli che pubblica Vogue sui trend e le news nazionali e internazionali?

«No, il trend è diverso e il pubblico a cui sono rivolti i giornali giapponesi per i quali lavoro è facoltoso ma normale».

Quanto tempo richiede ogni servizio?

Sorride, «Dipende… Un tempo ero una blogger, scrivevo articoli e post per diversi giornali, ora invece sono freelance».

Toshie ha anche una profonda cultura gastronomica. Le piace cucinare e, grazie a Riccardo, ha scoperto la dieta mediterranea, diventando una vera chef in cucina. Attratta dal cibo buono e sano, prepara piatti gustosissimi in base ai prodotti delle stagioni.

Riccardo è un uomo e un marito eccezionale.  «A breve – ci dice con grande gioia  – rinnoveremo la nostra promessa matrimoniale nella stessa chiesa dove ci siamo sposati».

Classe 1959, Riccardo ha una laurea in economia e commercio, un Master ad Amsterdam in diritto economico internazionale. Per 25 anni ha lavorato nella consulenza direzionale in PwC. In seguito, ha fondato con altri sei soci un’azienda di produzione di bioplastica che ora sta vendendo.

Ricorda con affetto il giorno del matrimonio, quando il parroco, don Cesare Provenzi, fece suonare le campane a festa e la Cattedrale di San Rufino era stracolma di parenti, amici e conoscenti di Riccardo e Toshie, molti dei quali arrivati dal Giappone.

E a proposito del casolare a Santa Tecla, la sentinella della casa è Kumà, il magnifico e imponente cane di razza Aki adorato da Toshie e Riccardo.

 

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