Perugia, 22 luglio 2024 – “Solo su una cosa siamo d’accordo con il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia: il percorso per arrivare al rinnovo dell’incarico per 45 coordinatori (ex-capo sala) del personale infermieristico e tecnico è stato lungo e, aggiungiamo noi, estenuante. Ma questo non è bastato ad inserire tutti gli aventi diritto, come previsto dal Ccnl della sanità pubblica, determinando così una palese discriminazione tra lavoratori”.
È quanto scrive in una nota la Fp Cgil di Perugia, in risposta al comunicato diffuso da Giuseppe De Filippis, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia.
“Non vogliamo e non dobbiamo ringraziare nessuno per questo risultato – continua la Fp Cgil – che innanzitutto è arrivato in ritardo (un anno e mezzo dopo) ed è costato risorse pubbliche che potevano essere destinate ad altro, visto che sarebbe bastato semplicemente applicare il contratto”.
“Il risultato che alla fine è comunque arrivato è frutto solo di una lunga lotta sindacale sostenuta dalla Fp Cgil – continua la nota – che ha portato alla fine del 2023 ad un parere dell’Aran che aveva indicato in maniera chiara e granitica il percorso da fare: rispettare il Ccnl. L’Azienda ha scelto di fare diversamente, cancellando in un solo colpo 30 anni di competenze e sacrifici di lavoratori che si sono spesi per il bene dell’azienda ospedaliera. Non c’è quindi da ringraziare, ma da continuare a battersi per il rispetto del contratto nazionale e della dignità di ogni lavoratrice e ogni lavoratore”.

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