Colti in flagranza di reato un uomo di 54 anni ed una donna di 39enne. La bici elettrica è del valore di 1.700 euro

Foligno, 24 luglio 2024 – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foligno, nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 54 anni ed una donna di 39enne, entrambi italiani, ritenuti responsabili del reato di estorsione in concorso.

Alla fine dello scorso mese di maggio, un 41enne di origini straniere, residente nel folignate, ha denunciato presso la locale Stazione Carabinieri il furto della propria bici elettrica del valore di 1.700 euro.

Nella circostanza la vittima era stata avvicinata da un uomo, conosciuto in quanto abituale frequentatore del centro storico, il quale gli avrebbe chiesto in prestito la bici per recarsi urgentemente in bagno per poi restituirla successivamente.

Il proprietario, credendo nella sua buona fede, ha acconsentito al prestito del velocipede, ma con il trascorrere del tempo lo stesso non gli è stato più riconsegnato.

Nei primi giorni di luglio era stato contattato dallo stesso, chiedendogli la somma di euro 400 per la restituzione del mezzo a due ruote e che tale somma doveva essere consegnata attraverso un incontro presso il parco dei Canapè in Foligno.

La vittima, preso accordi con l’individuo, si è presentato all’incontro con i Carabinieri, intervenuti immediatamente nel momento della cessione del denaro, arrestando il malfattore, che nel frattempo cercava di dileguarsi insieme ad una donna che era con lui.

Durante le attività conseguenti, i militari hanno rinvenuto nei pantaloni del 54enne un coltello ed uno spray al peperoncino.

Accompagnati in Caserma, al termine degli accertamenti, il 54enne e la 39enne, sono stati dichiarati in stato di arresto in ordine all’ipotesi di reato di tentata estorsione in concorso.

Nel corso dell’udienza di convalida, il GIP del Tribunale di Spoleto, ha disposto per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari con obbligo di applicazione del dispositivo di controllo elettronico, mentre per la donna l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre giorni a settimana.

La bici recuperata è stata restituita al legittimo proprietario. 

I soggetti, allo stato attuale delle indagini, si presumono innocenti.

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