Un fenomeno raro perché questi rapaci difficilmente si riproducono in cattività

Perugia, 30 lug. 2024 – A Città della Domenica si è verificato un evento davvero eccezionale: nei giorni scorsi nel parco perugino è nato Hibou, un piccolo di Gufo delle nevi, per la gioia dei suoi genitori e di tutti gli operatori del parco che hanno a cuore la vita degli animali che lo abitano.

I gufi delle nevi sono rapaci che in natura nidificano nella tundra artica di Eurasia e Nord America e spesso li si vede compiere spostamenti irregolari verso sud durante la stagione invernale, quando il cibo scarseggia. Possono vivere in zoo o parchi, essendo una specie protetta, ma difficilmente si riproducono in cattività ed ecco quindi che Hibou non solo è l’orgoglio di mamma Loredana e papà Renato, arrivati già adulti a Città della Domenica rispettivamente quattro anni fa da uno zoo della Germania e cinque anni fa da uno zoo belga, ma è anche un orgoglio tutto perugino, frutto della dedizione e tenacia di Maddalena Furbetta, figlia di Mariella  Spagnoli e amministratore delegato di Spagnolia srl, società che gestisce il parco, che non si è mai arresa insieme al suo gruppo di collaboratori e veterinari.

“Il gufo delle nevi, detto anche civetta delle nevi – ha spiegato Furbetta –, è un bellissimo rapace color bianco, protetto dalla Convenzione di Washington, nota anche come Cites, che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. Nel nostro parco abbiamo accolto prima Renato, quindi dopo circa un anno gli abbiamo affiancato Loredana.

Si sono ambientati molto bene solo che non riuscivamo a farli riprodurre, o meglio, il problema era far sopravvivere i pulcini perché le uova si schiudevano e nascevano i piccoli ma Loredana non era in grado di sfamarli. Probabilmente perché gli mancava un certo istinto, dava loro il cibo intero, senza frammentarlo. Quindi abbiamo provato diverse strategie: prendevano noi in cura i piccoli per il periodo necessario, tenendoli in incubatrice e sfamandoli, oppure separandoli in altre gabbie, per poi riaffidarli alla madre, ma una volta da lei, purtroppo non sopravvivevano. Anche papà Renato si dava da fare, portava il cibo alla compagna ma ‘intero’.

In natura lei lo avrebbe dovuto ridurre a pezzetti e imboccare i piccoli. Questo non succedeva e non sapevamo come poter indurre questo comportamento. Non ci siamo arresi, abbiamo pensato semplicemente di ridurre noi il cibo in piccole parti e adesso sono loro ad autoregolarsi”.

Allo stato naturale la loro dieta sarebbe basata sul consumo di uccelli e piccoli mammiferi, soprattutto i lemming, roditori tipici della tundra ma, vivendo a Perugia, Loredana, Renato e adesso anche il piccolo Hibou, mangiano topolini e altro cibo adatto a loro, secondo le indicazioni dei veterinari. A Città della Domenica continueranno a trascorrere la loro esistenza protetti e coccolati, s

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