Dal nostro inviato GILBERTO SCALABRINI

Spello, 1 agosto 2024 – Arrivi a Spello e subito ti immergi nella storia dell’antica colonia Julia, ma è quando entri nel piccolo locale al terzo piano della ex chiesa di San Gregorio Magno, in via Giulia, che la magia inizia davvero.

Qui i costumi della rievocazione di Hispellum romana ti accolgono come antichi testimoni del passato.

Realizzati in tessuti pregiati come canapone, lino e lana, questi abiti sono il frutto del lavoro artigianale delle donne del paese, che li hanno cuciti e ricamati a mano con grande precisione. Ognuno di questi capolavori è perfettamente mantenuto e assegnato ai personaggi della rappresentazione della gens Julia.

Mentre aspettiamo, arrivano donne, uomini e bambini, ognuno con un ruolo ben definito nella rievocazione. Ciascuno prende il proprio abito, pronti a stupire e incantare durante i giorni della grande festa, che inizierà giovedì 22 agosto alle ore 21.

Il copione, scritto da registi locali, vedrà i personaggi calcare le scene a cielo aperto nella maestosa area archeologica di Porta Consolare (piazza Kennedy). In questa cornice preziosa della Spello romana, si svolgerà il solenne atto d’avvio con la Proclamazione del Rescritto – voce di Massimo Pergolesi – e l’Accensione del Braciere Sacro, decretando l’apertura dei Ludi Scenici (spettacoli) e degli Agones (gare ginniche).

Gli “attori” daranno vita a sogni, metafore, favole e personaggi presi in prestito dalla storia e dalla letteratura, facendo rivivere ai turisti e agli abitanti momenti intensi. Non solo la gens Julia, ma anche le gentes Flavia e Flaminia sono al lavoro per offrire una rappresentazione il più fedele possibile a quella di duemila anni fa.

La storia scenderà in piazza fino al 25 agosto. Il volontariato – come spiega il Presidente di Hispellem, Sandro Vitali – costituisce da undici anni il tratto distintivo dell’Associazione e la forza che muove la complessa organizzazione. Ogni anno la rievocazione diventa sempre più ambiziosa, coinvolgendo un numero crescente di persone sempre meglio qualificate.

 

“Fondamentale – continua Vitali – per la crescita della manifestazione è stata la costituzione del Comitato scientifico, presieduto dal prof. Giorgio Bonamente e altri illustri esperti come il prof. Filippo Coarelli e il prof. Simone Sisani. La presenza della Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell’Umbria è un marchio di garanzia sulla fedeltà storica della nostra proposta.

E’ vero, verissimo! L’antica civitas ci farà rivivere scene di vita quotidiana nelle piazze, nei mercati, negli accampamenti militari e nelle domus. Potremo ammirare matrone e senatori, ancelle e vestali, musici e giocolieri, centurioni e legionari della XXII Legio PPF.

Saranno otto giorni di storia, archeologia e arti sceniche, con la passione e l’entusiasmo che coinvolgeranno l’intera comunità. C’è chi rinuncia al proprio tempo libero per dedicarsi alla riuscita dell’evento, lavorando e sacrificandosi senza alcuna remunerazione, se non il piacere di fare. Una delle deus ex machina è Roberta Pinti, grafica di professione, che da luglio ad agosto riveste un ruolo di primo piano tra i volontari. Lo stesso dicasi per le Gentes Flavia e Flaminia che visiteremo prossimamente.

Ci guida in questo “viaggio” Roberta Pinti, una brava grafica che ha curato anche i manifesti e il pieghevole contenente il programma di Hispellum.

“I costumi che vedi – spiega – sono stati realizzati dalle donne del paese negli anni scorsi. Queste donne, casalinghe e lavoratrici, si sono occupate di tutto: dall’acquisto dei tessuti alla creazione dei modelli, ai semplici ma precisi ricami e rifiniture, cercando di renderli il più fedeli possibile all’epoca”.

Un lavoro artigianale, eseguito con amore e passione, basato su bozzetti e illustrazioni di libri antichi. Roberta Pinti parla mentre, con la testa china sulla stoffa, ago e filo in mano, fissa un accessorio al vestito di un tribuno. Accanto a lei, altre donne e uomini raccontano aneddoti, parlano degli studi e delle ricerche sulle vesti e degli spettacoli, senza mai svelare i particolari.

C’è grande attesa per questa edizione che porterà in scena il mondo dell’antica Spello. Artefici di questo cosmo straordinario sono tanti giovani e meno giovani.

La città, dopo la lunga parentesi del Covid e la timida ripartenza del 2023, ha restituito quest’anno entusiasmo a tutti, dissolvendo magicamente lo sconforto dell’attesa.

La socialità è tornata ad essere di nuovo il filo conduttore della festa e il countdown delle gentes Julia, Flavia e Flaminia è già iniziato.

 

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