Trevi, 6 agosto 2024 – Prende il via oggi a Villa Fabri di Trevi  “L’Avaro” versione di Roberto Lerici da “Aulularia” di Plauto “Se a Trevi d’estate una Villa…” la nuova stagione estiva di teatro e musica che fino 13 agosto coinvolgerà il suggestivo borgo di Trevi.

Oltre a Villa Fabri protagonisti pure alcuni luoghi inconsueti di rara bellezza come il sito archeologico di Pietrarossa, lo spazio ai piedi del Santuario del Beato Pietro Bonilli a Cannaiola e l’area antistante la chiesa di San Lorenzo a San Lorenzo di Trevi.

Otto gli spettacoli d’autore, tutti con inizio alle 21, che andranno a comporre il cartellone promosso dal Teatro Belli di Antonio Salines, in collaborazione con Magazzini Artistici di Narni e Roma, Teatro di Sacco di Perugia, Povero Willy di Terni, con il contributo del Comune di Trevi, e costruito ad hoc per valorizzare il territorio trevano e i suoi angoli meno noti al grande pubblico.

Un pubblico che avrà così occasione di avvicinarsi alle location conoscendone più da vicino la bellezza architettonica e storica.

Oggi, martedì 6 agosto ,si inizia così a Villa Fabri, per “L’Avaro”, con Gigi Savoia e Francesca Bianco, e con Fabrizio Bordignon, Francesca Buttarazzi, Giuseppe Cattani, Germano Rubbi, Alessandra Santilli, Susy Sergiacomo, Roberto Tesconi, Tonino Tosto, scene e costumi di Annalisa di Piero, musiche di Francesco Verdinelli, regia di Carlo Emilio Lerici.

Il vecchio Catenaccio ha scoperto sotto terra nella sua abitazione una pentola piena d’oro e vive nel costante terrore che gli venga sottratta. Anche quando il suo ricco vicino Cicorione viene a chiedergli in sposa sua figlia Lucia, Catenaccio sospetta che si tratti di una manovra per scoprire il suo oro; alla fine però accetta, precisando che Cicorione prenderà Lucia senza dote e pagherà tutte le spese del matrimonio, previsto per il giorno stesso.

Catenaccio non sa che sua figlia è rimasta incinta di Lupetto, nipote di Cicorione, e che lui vorrebbe sposarla. Intanto è arrivato il cuoco chiamato per cucinare il banchetto nuziale, e Catenaccio sentendolo più volte pronunciare la parola “pentola”, pensa che sia un ladro e lo malmena. Per sicurezza, però, Catenaccio sposta la pentola nel tempio della dea Fede. Saetta, servo di Cicorione, vede Catenaccio nascondere la pentola e fa per prenderla, ma prima che possa farlo Catenaccio la sposta nel bosco sacro al dio Silvano; questa volta il servo gliela ruba e la nasconde in casa di Cicorione.

Lupetto intanto, ha spiegato a suo zio la situazione ed ha ottenuto il consenso a chiedere in sposa Lucia. Quando va a parlare con Catenaccio, tuttavia, il vecchio è disperato perché si è accorto della sparizione della pentola, e tempesta di domande Lupetto, il quale pensa che il vecchio stia parlando di sua figlia e della sua gravidanza. Saetta, poi, offre la pentola a Lupetto, cercando di comprarsi la libertà; qui il testo plautino si interrompe bruscamente.

Mercoledì 7 agosto ancora a Villa Fabri “I 3 volti di Shakespeare” dalle tre opere del Bardo inglese “Amleto”, “Otello” e “Re Lear”, scritto e diretto da Germano Rubbi, anche interprete con Elisa Gabrielli, Damiano Angelucci, Fabrizio Bordignon, musiche di Francesco Verdinelli.

Tre personaggi, tre monologhi interiori. L’indecisione nell’agire di Amleto, la gelosia di Otello e la cecità di Re Lear emergono nelle parole dei tre personaggi che, come rinchiusi in un manicomio parlano al pubblico come se, in realtà, lo stessero facendo con loro stessi. Unica vera voce libera è la figura femminile, fil rouge che unisce i tre personaggi.

Sempre a Villa Fabri giovedì 8 agosto tocca a “Buoni o cattivi? Punti di vista” di Riccardo Barbera, con Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso, regia di Gino Auriuso. Una carrellata teatrale sull’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio nelle sfide tra buoni e cattivi dalle origini del mondo fino al futuro. Personaggi presi in prestito dalle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare, Allen.

Uno zibaldone semiserio che spazia tra storia e letteratura, tra parodia e teatro classico, tra antiche fiabe terrificanti e sketches, ponendosi sempre la stessa domanda: nell’era della relatività ha più senso dividere il mondo tra buoni e cattivi? A volte il buono risulta insopportabile, il cattivone è solo ridicolo, a volte dipende dal punto di vista: ogni nemico ha un nemico malvagio per cui è lui il nemico malvagio. Ne secolo dei dubbi, in cui la comunicazione ci bombarda continuamente con messaggi contraddittori siamo così sicuri di saper distinguere cos’è il bene e cos’è il male? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?

Dopo “L’Avaro”, “I 3 volti di Shakespeare” e “Buoni o cattivi? Punti di vista” sarà ancora Villa Fabri protagonista di altre due messinscena: “Invece di una lettera”, l’amore di Vladimir Majakovskij per Lilja Brik che vedrà protagonista Diletta Masetti (9 agosto); “Didone” di Roberto Lerici, liberamente tratto dall’Eneide di Virgilio (10 agosto).

Il sito archeologico di Pietrarossa sarà invece scenario di “Per guerra o per amore. Amori e conflitti a Roma” scritto e diretto da Riccardo Leonelli (11 agosto), mentre al Santuario del Beato Pietro Bonilli sarà la volta di “Autodafe'” concerto tributo al maestro Franco Battiato (12 agosto). Il sipario si chiuderà nello spazio antistante la Chiesa di San Lorenzo di Trevi con “La magia del cinema” pièce scritta e diretta da Stefano De Majo (13 agosto).

Costi e prevendite – Spettacoli a Villa Fabri biglietto unico euro 10, spettacoli a Pietrarossa, Cannaiola e San Lorenzo biglietto unico euro 3. Biglietti acquistabili la sera stessa degli spettacoli o prevendite su circuito VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/tour/se-a-trevi-d-estate-una-villa/3848)

Informazioni e prenotazioni 327 818 4788 – compagnia@teatrobelli.it

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