Restituiscono una “fotografia” del quartiere perugino gli allievi di Brand Design dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, ottenuta con il laboratorio AmMappa. Saranno presentati, in collaborazione con il PerSo Film Festival, il 1° e il 5 ottobre

Perugia, 24 set. 2024 – Un documentario e un libro che raccontano San Sisto tra memoria e realtà urbana, la sua vivibilità tra passato, presente e futuro. Dopo un intenso laboratorio sul campo portato avanti da oltre un anno a questa parte, denominato AmMappa, l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” è pronta per presentare i risultati finali dell’esperienza realizzata da allieve e allievi del corso di Etica della comunicazione del Biennio di Brand Design, tenuto dal professor Moreno Barboni che li ha coordinati.

Una iniziativa che si è concretizzata con il sostegno della Fondazione Perugia nell’ambito del progetto S.C.O.S.S.A. (Sistema Cultura Open San Sisto Arte), realizzato nel periodo 2023-2024 dal Consorzio ABN, in partenariato con il Comune di Perugia e l’Associazione Carnevale “i Rioni” di San Sisto.

Il punto di vista dei cittadini e degli abitanti, in particolar modo la loro percezione, di quello che è oggi uno dei quartieri più popolosi di Perugia, è tutto condensato nel doc dal titolo “San Sisto. Il quartiere-paese dei baci” che racchiude una serie di voci in relazione allo spazio pubblico, e nel libro “Sansisto. Documenti abitanti: film, suoni e dialoghi di quartiere”, un volume-diario che ospita dei “documenti abitanti”, raccolti da una ricerca partita appunto dal paesaggio sonoro del quartiere, per svolgere un’indagine urbana dei luoghi e mapparne anche la geografia umana tramite trenta videointerviste ai cittadini.

Il programma della presentazione. I due lavori saranno presentati, in collaborazione con il PerSo Film Festival 2024, martedì 1 e sabato 5 ottobre.  Nel dettaglio, il programma prevede: 1 ottobre, alle 18, alla biblioteca Penna, presentazione del libro (edito da ABA Perugia e Viaindustriae publishing) con performance vocali a cura di Mutazioni; alle 19, buffet a cura del centro socioculturale Il Sole e de I Rioni con Dj Set in attesa, alle 21, della proiezione del film doc al Teatro Brecht in anteprima, preceduta dall’introduzione e dagli intermezzi musicali live di Maurino e la sua band e seguita dall’incontro pubblico con la sindaca Vittoria Ferdinandi, il vicesindaco e assessore alle politiche culturali Marco Pierini, l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera e l’assessore all’agenda urbana Francesco Zuccherini del Comune di Perugia, sul tema ‘dalle voci del film al futuro del quartiere’. L’ingresso al Teatro Brecht è libero con prenotazione al link https://www.eventbrite.it/e/1014397087997?aff=oddtdtcreator.

Il 5 ottobre, alle 15, il doc sarà proiettato, alla presenza degli autori del film e del libro, al
cinema Postmodernissimo
di Perugia in Prima con ingresso gratuito.

“Tra le attività collaterali rispetto alla didattica – sottolinea la direttrice Tiziana D’Acchille – l’Accademia porta avanti progetti artistici che, al limite tra produzione artistica, ricerca e terza missione, hanno il pregio di accompagnare gli studenti fuori dal protetto recinto dell’istituzione per misurarsi con la realtà del pubblico, della realizzazione del progetto, del lavoro di squadra e della relazione con il fruitore. Per la formazione dello studente oggi è divenuto necessario allargare i confini dell’aula per espandersi in modo efficace all’esterno e cimentarsi con le difficoltà e le peculiarità dell’essere artista nel difficile panorama della contemporaneità. In questo caso ha senso parlare di un’arte relazionale a 360°, un fare artistico che sfrutta un metodo caro all’antropologia culturale, quello dell’indagine sul campo, ma che al contempo unisce alle forme espressive tradizionali nuove tecnologie che consentono all’esperienza sensoriale di ripetersi grazie a video, suoni e installazioni site-specific”.

Un progetto che aiuta a guardare anche al futuro di San Sisto. “È emerso chiaramente – spiega il professor Moreno Barboni – che pur essendo un quartiere nato operaio, e nonostante le sue problematiche complesse, non viene considerata una periferia secondo un’accezione negativa, ma un ‘neopaese’. Per questo gli abitanti sentono l’esigenza di una nuova piazza che prenda il posto del parcheggio di piazza Martinelli, limitrofa al Teatro Brecht, alla Biblioteca Penna e al Centro socioculturale, nella quale si possa svolgere la rassegna Sound Sisto Live che autofinanzia il Carnevale e altre attività associative, secondo un approccio funzionale che potrebbe valorizzare anche il polo culturale. Mentre dal laboratorio AmMappa e dalla pubblicazione è emerso anche un approccio più organico, cioè quello di una piazza-giardino in un’ottica di ‘biocittà’, o di una ‘piazza-giardino sonoro’, solo immaginata dal gruppo di lavoro”.

Una “fotografia” attuale e prospettica della zona sotto il profilo del “welfare culturale”, ma anche delle interazioni sociali di tipo collaborativo e solidale. Un’attività di ricerca sul campo che, in sostanza, rappresenta anche un modello replicabile in altre realtà.

La chiave di lettura del quartiere. Per raccontare in profondità, e non solo mostrare, dall’interno il quartiere-paese dei baci, un luogo abitato da quindicimila persone, andava trovata una chiave che non fosse soltanto visuale ma anche acustica, per andare a comporre un mosaico di testimonianze da interpretare. In questo senso si è mossa anche la regia del doc (seguita in particolare da Moreno Barboni e Davide Vasta) che è stata più possibile collettiva e si è perciò strettamente intrecciata con le registrazioni sul campo e il sound design (curati da Nicola Fumo Frattegiani), con le musiche originali e i suoni (elaborati da Federico Ortica), perseguendo un metodo laboratoriale incentrato sull’ascolto dei luoghi insieme a quello dei cittadini.

 

 

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