Da domani, 25 settembre, quattro giorni di incontri con oltre 50 esperti tra architetti, designer, scienziati, filosofi e artisti, per indagare i fragili “Equilibri” del nostro tempo. Tra gli ospiti Peter Biľak, Petra Blaisse

PERUGIA, 24 settembre 2024 – Dopo il partecipato evento di anteprima, venerdì 20 settembre, con l’appassionata lecture dell’architetto Stefano Boeri, dal titolo “Architettura Vivente”, dal 25 al 28 settembre Perugia si prepara ad accogliere, nella suggestiva cornice di S. Francesco al Prato, il festival Seed – Design actions for the future.

L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Guglielmo Giordano e curata dall’Istituto Nazionale di architettura (IN/Arch), promuove l’incontro tra arti e scienze, tra cultura del progetto, discipline umanistiche e altri campi del sapere, con l’obiettivo di indagare alcune grandi questioni del nostro tempo.  Seed è un format di dialogo interdisciplinare che mira a generare nuove idee e proposte: semi di pensiero (dall’inglese ‘seed’, seme) da cui far germogliare una cultura della sostenibilità argomentata e consapevole.

Tema di questa terza edizione: gli “Equilibri” che caratterizzano la condizione di generale instabilità del XXI secolo segnato dagli effetti dei cambiamenti climatici sui sistemi urbani, ambientali e sociali, dall’esplodere di conflitti internazionali, dall’acuirsi delle disuguaglianze e dall’avvento dell’intelligenza artificiale. Riunendo oltre 50 esperti tra architetti, designer, scienziati, filosofi e artisti, Seed è il terreno fertile per una riflessione generativa di progetti, politiche e scelte consapevoli.

La serata inaugurale del 25 settembre si aprirà alle ore 18 con i saluti istituzionali e la presentazione del programma da parte degli organizzatori e curatori della manifestazione, Andrea Margaritelli e Barbara Cadeddu; sul palco anche Walter Mariotti, filosofo e Direttore Editoriale di Domus, storica rivista che ha scelto Lord Norman Foster come Guest Editor del 2024. Domus, che dal 1928 racconta i mondi dell’architettura, del design e dell’arte, è per la prima volta media partner della manifestazione, insieme a Rai.

Ospite speciale della serata: Roberto Battiston, fisico sperimentale, divulgatore e saggista, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, che alle ore 19 presenterà “Come acrobati sul filo. Una favola contemporanea”: una lectio dedicata a celebrare l’importanza del pensiero scientifico per decifrare la complessità e l’imprevedibilità della realtà contemporanea. Successivamente la serata sarà animata dalle note jazz del pianista Danilo Rea e dalla performance di Marco Quercioli, campione del mondo di Stone Balance.

Tra i numerosi interventi di giovedì 26 settembre, Luca Bindi, professione ordinario di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze e Direttore del dipartimento di Scienze della Terra del medesimo Ateneo, terrà una lecture sulla straordinaria scoperta dei “quasicristalli in natura”.

Nel pomeriggio Alessandro Aresu e Lucio Caracciolo, direttore della storica rivista di geopolitica LIMES, analizzeranno i nuovi squilibri globali a partire da una lettura di come le relazioni internazionali e la rivoluzione tecnologica stanno modificando lo spazio e i comportamenti, a partire dall’osservazione dalle straordinarie mappe parlanti di Laura Canali, cartografa e geopoeta.

Con un salto di scala che si spinge dove lo sguardo non può arrivare, Sofia Fatigoni, giovane astrofisica e cosmologa sperimentale umbra, parlerà di equilibrio dell’Universo dopo il Big Bang.

Ancora, Walter Mariotti farà una riflessione sul paesaggio, italiano, inteso come punto di equilibrio di un paese e di una comunità, che nell’azione sul paesaggio trova il simbolo del proprio desiderio.
Tra gli ospiti internazionali Peter Bil’ak, grafico e Type designer olandese, che lavora per rendere accessibili i carrettieri della composizione tipografica a tutti/e, testandoli con l’aiuto di lettori ipovedenti e operando con comunità linguistiche emarginate e designer nativi in tutto il mondo, sarà in dialogo con Marco Tortoioli Ricci, grafico e presidente AIAP.

Si continua venerdì 27 settembre tra gli altri con l’intervento di Alessandra Covini, alla guida di Studio Ossidiana, con sede a Rotterdam, che porterà all’attenzione del pubblico perugino il proprio approccio collaborativo e interdisciplinare applicato alla progettazione e alla costruzione.

Ancora dai Paesi Bassi, Petra Blaisse, fondatrice di Inside Outside (Amsterdam), presenterà la sua monografia “Art Applied“: 30 anni di progetti, molti dei quali realizzati con Rem Koolhaas e OMA, che esplorano il potenziale trasformativo dell’arte applicata agli spazi. A chiudere la giornata, alle ore 21.30: Kjetil Thorsen, co-fondatore di Snøhetta, studio internazionale con sede principale a Oslo, che si caratterizza per la capacità di saper fondere insieme architettura e natura per realizzare opere “aperte” a tutte e tutti.

Per finire, tra i protagonisti di sabato 28 settembre: Toshiko Mori, architetta e docente alla Harvard Graduate School of Design, Guest Editor di Domus nel 2023; Alexander Römer, fondatore del collettivo berlinese Constructlab, che, a cavallo tra architettura, design e arte pubblica, tratterà di “Architettura della convivialità”; Raul Pantaleo, architetto di TAMassociati che, tra le altre cose, ha progettato e realizzato diversi centri sanitari per Emergency, sarà in dialogo con il neuroscienziato Giovanni Vecchiato per approfondire gli effetti delle forme sulle persone, specie in quei territori segnati da conflitti, calamità naturali o altre emergenze.

A chiudere la rassegna del festival, l’architetto, professore e ricercatore danese, Jan Gehl, pioniere della progettazione di “città vivibili” (cities for people). Nel suo intervento, Gehl, che oggi ha 88 anni, ripartirà dalla lezione appresa proprio dalle città italiane nel 1965, quando, all’inizio della sua carriera, venne nel nostro paese insieme a sua moglie, psicologa, per osservare i rapporti tra la vita delle persone e lo spazio pubblico.

Tra gli ospiti italiani anche Luca Molinari e Annalisa Metta, e tra quelli di fama internazionale: Piero Lissoni, Ugo La Pietra, Amedeo Schiattarella, e ancora Mario Cucinella, oltre ad Aldo Colonetti e Giacomo Maniscalco per SOS (School of Sustainability, il laboratorio creativo fondato dallo stesso Cucinella), Javier Arpa Fernandez.

Un’ulteriore occasione di riflessione sul concetto di relazione e di responsabilità condivisa sarà offerta ai visitatori con la video installazione di AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi Leaveitbe: un contributo sull’importanza dello spazio “liberato” rispetto a quello costruito e sulla capacità di autorigenerazione dei luoghi.

Tra i momenti musicali programmati, oltre al concerto di Danilo Rea (Piano Solo) e la performance di Marco Quercioli (Stone Balancing), che avranno luogo il 25 settembre alle ore 21.30, il 26 settembre, sempre alle ore 21.30, si terrà il Concerto per Seed con Lorenzo Palmieri ed Elio Marchesini (pianoforte, voce, percussioni).

Seed è anche un progetto editoriale, una collana di Architettura e Design, il cui terzo volume edito da Rubbettino, che verrà presentato il 26 settembre, sarà dedicato ai temi di questa edizione.

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