Sabato 28 settembre spazio alla danza con “Quadri” di Ricky Bonavita e domenica 29 “L’impresario delle Smirne”

Spello, 26 set. 2024 – Doppio appuntamento al Teatro Subasio di Spello dove il prossimo fine settimana ad andare in scena, tra danza e teatro, sarà il multidisciplinare diffuso Storie dal centro promosso dal Teatro Belli di Roma.

Si inizia con la danza sabato 28 settembre alle 21 con “Quadri”, coreografia e regia Ricky Bonavita, con Valerio De Vita, Andrea Di Matteo, Claudia Pompili e Ricky Bonavita, luci di Livia Caputo, costumi di Daniele Amenta e Yari Molinari, assistente alla coreografia Valerio De Vita, produzione Compagnia Excursus/PinDoc.

In questo tempo sempre piuttosto complesso sul piano del nostro vivere quotidiano si va ad iscrivere un altro progetto coreografico della Compagnia Excursus/ PinDoc a firma di Ricky Bonavita, che vede al suo interno nuovi stimoli e spunti creativi. Si tratta di un programma contenitore con nuovi allestimenti di sezioni coreografiche appartenenti al repertorio più recente della compagnia, accompagnati da brani di nuova creazione, con possibilità di allestimento e fruizione diversa a seconda dei luoghi performativi scelti.

Tornano le tematiche emozionali e il lavoro sempre caro a Bonavita sulla caratterizzazione dei diversi personaggi, nonché sulle relazioni che fra di essi intercorrono in scena, ma con anche nuovi punti di vista, nuove possibilità creative e compositive, per azioni non narrative, sempre considerando però un forte tessuto drammaturgico e al tempo stesso una regia che possa diversamente concepire la serata a seconda della composizione del programma. Una forte connessione e condivisione su contenuti comuni, ma in qualche modo più solistica come concezione coreutica e partitura coreografica. Una nuova possibile indagine di ricerca sul corpo che lo vedrà come strumento per riprendere in mano la danza e l’arte scenica, asservendolo a nuove azioni drammaturgiche, nuove modalità espressive.

Costi e info – Biglietto unico euro 10. Informazioni e prenotazioni: 327 818 4788 – info@teatrobelli.it

Prevendite su circuito VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/ticket/quadri/244709) o la sera stessa dello spettacolo al botteghino del teatro

Domenica 29 settembre alle 21, dopo il debutto a Calvi dell’Umbria (27 settembre), a salire sul palco sarà invece “L’impresario delle Smirne” liberamente tratto da “Il Teatro Comico” di Carlo Goldoni. In scena Gigi Savoia e Francesca Bianco, con Susy Sergiacomo, Francesca Buttarazzi, Tonino Tosto, Roberto Tesconi, Fabrizio Bordignon, Paolo Perinelli, Giuseppe Cattani, Alessandro Laprovitera, Alessandra Santilli, costumi di Annalisa Di Piero. La regia è di Carlo Emilio Lerici. Musiche di Francesco Verdinelli.

Sul palco – Siamo alla fine degli anni ’40. In un teatro vuoto, il capocomico Orazio attende gli altri membri della compagnia per dare inizio alle prove del nuovo spettacolo. Ci sono molte difficoltà economiche e la Compagnia è a rischio chiusura. Ma lo spettacolo deve andare avanti e così, visto l’arrivo imprevisto di alcuni nuovi interpreti, il cast è finalmente al completo. Bisogna solo trovare i soldi. Ed è qui che al capo comico viene un’idea.

Da questo prologo, liberamente tratto da “Il Teatro Comico” dello stesso Goldoni, prende vita questo nuovo allestimento de “L’Impresario delle Smirne”. La trama è nota: un mercante turco vorrebbe scritturare una compagnia da portare in tournée nelle Smirne (come allora veniva chiamata la Turchia) ma il gruppo di teatranti scelti da un ambiguo intermediario, si riveleranno pettegoli, invadenti, boriosi, intriganti e assetati di danaro, con le primedonne che faranno a gara nell’alzare le loro richieste sparlando ferocemente le une delle altre, fino a mettere in fuga l’aspirante impresario. In questa versione, adattata da Carlo Emilio Lerici, lo sviluppo e la conclusione della vicenda non mancheranno di sorprendere e divertire il pubblico.

Nota storica – L’opera, essenzialmente, è un affresco satirico del teatro dell’epoca, il  graffiante  ritratto  di  una  fauna  pettegola  e  capricciosa  di «virtuose», di improbabili artisti, di maldestri poeti drammatici, che tuttavia conserva una sua attualità riferibile a certi modelli di produzione teatrale dei nostri giorni. Goldoni non si risparmia una critica amara su quel mondo da lui tanto amato, sottolineando la disperazione e la malinconia esistenziale dei personaggi, ma non esitando a mettere in luce le stravaganze e le miserie degli artisti per favorire il gioco e l’ilarità. L’autore conosceva a fondo l’ambiente di cui trattava, poteva parlarne per fondamento, come lo stesso dichiara nella prefazione dell’opera.

Costi e info – Biglietto unico euro 10. Informazioni e prenotazioni: 327 818 4788 – info@teatrobelli.it

Prevendite su circuito VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-impresarrio-delle-smirne/244708)  o la sera stessa dello spettacolo al botteghino del teatro

Il festival “Storie dal centro” si realizza grazie ai fondi per il Bando Sostegno Spettacoli dal Vivo anno 2023 Pr Fesr 2021-2027. Az. 1.3.4. Sostegno alle imprese turistiche, di servizi per il turismo, cinematografiche, audiovisive, culturali e creative e sociali, erogato da Sviluppumbria.

 

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