Tra ospiti di domani Ugo La Pietra, Toshiko Mori e Jan Gehl. Il programma di Sabato 28 settembre

PERUGIA, 27 settembre 2024 – Proseguono fino a domani, sabato 28 settembre, all’Auditorium San Francesco al Prato di Perugia gli appuntamenti di Seed – Design actions for the future, il festival internazionale dedicato all’incontro tra arti, saperi e discipline, per costruire oggi il futuro del nostro pianeta.

In linea con l’anima interdisciplinare di Seed – tra fisica, scienza, geopolitica, architettura e type design – nella giornata di ieri si è parlato di cartografie e geopolitica, di spazio, radiotelescopi da cui osservare l’Universo e deserti di ghiaccio, di esplorazioni e dell’Antartide, per poi tornare ai paesaggi urbani, con l’obiettivo di riflettere in maniera costruttiva sulle complessità del nostro tempo.

La mattina si è aperta con la straordinaria scoperta dei “quasicristalli in natura”, raccontata da Luca Bindi, professione ordinario di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze e Direttore del dipartimento di Scienze della Terra del medesimo Ateneo. Tra i protagonisti della giornata, Alessandro Aresu e Lucio Caracciolo, direttore della storica rivista di geopolitica LIMES, hanno analizzato i nuovi squilibri globali a partire dall’osservare come le relazioni internazionali e la rivoluzione tecnologica stanno modificando lo spazio e i comportamenti umani, una riflessione che ha preso il via dalle straordinarie mappe parlanti di Laura Canali, cartografa e geopoeta.

Si è parlato poi di attivismo ambientale con Omar di Felice, esploratore e ultracyclist, che ha attraversato l’Antartide in bicicletta per sensibilizzare le persone rispetto agli effetti del cambiamento climatico.

E ancora, un’altra sfida interessante è stata quella presentata da Peter Bil’ak, grafico e Type designer olandese, che lavora per rendere accessibili i carrettieri della composizione tipografica a tutti/e, testandoli con l’aiuto di lettori ipovedenti e operando con comunità linguistiche emarginate e designer nativi in tutto il mondo.

In chiusura, dalla riflessione del Filosofo e Direttore Editoriale di Domus, Walter Mariotti (nella foto), sul paesaggio italiano inteso come punto di equilibrio di un paese e di una comunità, si è arrivati nello spazio con Sofia Fatigoni, giovane astrofisica e cosmologa sperimentale umbra, che in Antartide sta lavorando alla costruzione di un radiotelescopio per osservare l’equilibrio dell’Universo dopo il Big Bang.

IL PROGRAMMA DI DOMANI – SABATO 28 SETTEMBRE

Per la giornata conclusiva del Festival Seed – Design actions for the future, domani si comincia alle ore 10 con il panel “Balancing the Unbalanced” con Sandra D’Urzo, architetta e Senior Officer della Divisione Shelter and Settlements della Federazione Internazionale della Croce Rossa a Ginevra, Luca Bonifacio di Hope and Space, Raul Pantaleo di TAM Associati, Alessio Battistella del Politecnico di Milano e Paolo Verducci dell’Università di Perugia, i quali parleranno di architettura umanitaria, di supporto tecnico e metodologico su questioni abitative per paesi e popolazioni in situazioni di pre e post-disastro.

A tal proposito, i visitatori troveranno all’ingresso di San Francesco al Prato “H7 Shelter”, il prototipo realizzato in autocostruzione con l’innovativo sistema di prefabbricazione leggera, progettato per rispondere con maggiore efficienza alle emergenze umanitarie – progetto di ricerca sviluppato da Hope and Space ETS in collaborazione con la start-up Gimme Shelter e la società Panurania del gruppo Panuraniagroup.

Si prosegue alle ore 11, con Ugo La Pietra, architetto, artista, designer, in dialogo con Marco Tonelli, critico d’arte, per parlare di “Natura/Utopia”.

Ad aprire il pomeriggio, l’architetto, docente, critico e curatore Luca Molinari, che a partire dal suo ultimo libro “Stanze. Abitare il desiderio”, si addentrerà nella dimensione intima degli ambienti che compongono le nostre case, mentre, dall’altra parte della soglia, Antonio Brunori, dottore forestale e segretario PEFC – in un gioco di continui ribaltamenti tra spazi interni ed esterni – inviterà l’ascoltatore ad immaginare quegli stessi ambienti in Natura, prima casa dell’homo sapiens (ore 15.45). Oltre il domestico, a seguire, Annalisa Metta, docente e autrice, rivendicherà la necessità del progetto di paesaggio, inteso come una forma di collaborazione gentile e gioiosa dall’esito incerto, con un’inedita e feconda visione, in grado di ribaltare la prassi dei “professionisti del giardino” (ore 16.30).

Ancora, alle ore 17, Alexander Römer, fondatore del collettivo berlinese Constructlab, tratterà di “Architettura della convivialità”, mentre Raul Pantaleo, architetto di TAMassociati che, tra le altre cose, ha progettato e realizzato diversi centri sanitari per Emergency, sarà in dialogo con il neuroscienziato Giovanni Vecchiato per approfondire gli effetti delle forme sulle persone, specie in quei territori segnati da conflitti, calamità naturali o altre emergenze. (ore 17.45). Nel programma della giornata, anche una lecture di Toshiko Mori, architetta e docente alla Harvard Graduate School of Design e Guest Editor di Domus nel 2023.

A chiudere la rassegna del festival, alle ore 19.45, l’architetto, professore e ricercatore danese, Jan Gehl, pioniere della progettazione di “città vivibili” (cities for people). Nel suo intervento “Learning from Italy“, Gehl, che oggi ha 88 anni, ripartirà dalla lezione appresa proprio dalle città italiane nel 1965, quando, all’inizio della sua carriera, venne nel nostro paese insieme a sua moglie, psicologa, per osservare i rapporti tra la vita delle persone e lo spazio pubblico.

La serata continuerà fino a mezzanotte, con cibo e musica, nello spazio “Extra Seed”.

–> A questo link il programma completo della giornatahttps://seed360.org/date-eventi/28-settembre/

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