L’evento si svolgerà dal 24 al 26 ottobre ed è promosso da VirArt Odv e Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio dell’Umbria
Vallo di Nera, 8 ottobre 2024 – Prenderà il via da giovedì 24 a sabato 26 ottobre al convento di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera il IV convegno nazionale “La gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza”, organizzato dall’associazione Virart Odv in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio dell’Umbria.
Partendo dal rapporto con i beni nella fase immediatamente successiva al disastro, passando per i temi della conservazione, della messa in sicurezza e del restauro, a quelli della ricostruzione e della riprogettazione urbana, quest’anno il convegno ospiterà i maggiori esperti del settore, che confluiranno da tutta Italia nel cuore della Valnerina per confrontarsi sul complesso tema della restituzione.
Il sottotitolo del convegno recita infatti: “Restituire un bene. Ricostruire una comunità”.
«L’eterogeneità dei territori colpiti dall’emergenza – le parole di Cristiano Croci, presidente VirArt Odv – rende necessario che sul tavolo delle riflessioni siano portate non solo questioni legate alla sicurezza strutturale o alla conservazione storico-artistica dei grandi centri. In aree come l’Appennino centrale il terremoto non è stato altro che un fattore di accelerazione di un fenomeno già in atto da tempo: lo spopolamento.
La restituzione dei beni culturali colpiti dall’emergenza alle comunità di appartenenza è fondamentale per ricostruire il tessuto sociale e radicarlo attraverso la memoria e la tradizione. Essa costituisce inoltre un fattore di sviluppo a partire dagli oggetti stessi i quali, oltre a contribuire al mantenimento delle pratiche collettive e alla definizione delle identità culturali, partecipano nella maggior parte dei casi alla creazione di un potenziale turistico ed economico. Rovesciando il paradigma in maniera provocatoria, dopo esserci chiesti cosa possiamo fare per salvare il patrimonio culturale, è il momento di chiedersi cosa il patrimonio culturale può fare per salvare le proprie comunità».
Oltre ai numerosi professionisti scelti tra quelli che hanno partecipato alla call, il programma prevede l’intervento dell’ufficio del Soprintendente speciale per il Sisma 2016, della Direzione generale sicurezza del patrimonio, dell’Istituto centrale per il restauro, del Nucleo Tpc dei carabinieri, delle soprintendenze e delle università coinvolte nei principali disastri e calamità naturali occorse in Italia negli ultimi anni.
Il terzo giorno (26 ottobre), la platea si sposterà al cantiere di ricostruzione dell’Abbazia di Sant’Eutizio a Preci, uno dei luoghi della cultura più importanti colpiti dal terremoto del 2016, dove saranno organizzate visite guidate su prenotazione a cura della Sabap Umbria.
Inoltre, quest’anno il convegno aprirà in esclusiva i suoi confini e grazie alla partnership con Confrestauro arriverà in Umbria la dottoressa Nelia Kukovalska, direttrice generale della National Conservation Area “St. Sophia of Kyiv”, per parlare della gestione del complesso da lei diretto e del patrimonio nazionale ucraino in questo periodo di emergenza causato dalla guerra.
In contemporanea, durante la tre giorni, il borgo ospiterà delle attività collaterali, curate dall’organizzazione e dal Comune di Vallo di Nera, tra incursioni di street artist, che opereranno in alcuni spazi messi a disposizione, e un laboratorio di “restauro aperto” all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, durante il quale alcuni restauratori interverranno su oggetti scelti dal Comune, lavorando in tempo reale sotto lo sguardo dei visitatori.
Tutti gli eventi in programma sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Qui il programma dettagliato dei tre giorni: https://virart.org/convegno-patrimonio-culturale-in-emergenza/
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