Terni, 17 ott. 2024 – Rispondendo alle domande poste dal direttore di Terni Today, Christian Cinti, sull’ospedale di Narni Amelia Tesei ha ribadito come se ne parlasse da più di 30 anni senza che fosse stanziato un euro. “Questo esecutivo regionale ha finanziato l’ospedale di Narni Amelia con il DPCM Draghi, a valere sui Fondi INAIL, integrando questo ospedale con quello di Terni, di cui è succursale.”
Ha, quindi, confermato che la posa della prima pietra sarà entro l’estete del 2026. Relativamente all’Ospedale di Terni, ha ricordato che sono stati stanziati 129 milioni dalle regione per la sua realizzazione. “Già sono stati investiti altri 47 milioni di euro per il rifacimento, che permetteranno di avere reparti nuovi già nei prossimi 18 mesi, e abbiamo stanziato 129 milioni della regione per realizzare il nuovo ospedale. Abbiamo certezza di ulteriori 180 milioni di stanziamento imminenti dal governo, -ha spiegato- che ci consentiranno, insieme agli altri, di realizzare il nuovo ospedale, per il quale abbiamo già dato mandato all’edilizia pubblica di realizzare il documento di indirizzo alla progettazione.”
Sempre sul tema della sanità, la presidente uscente ha chiarito che le liste di attesa sono un problema nazionale, di cui l’Umbria soffre almeno dal 2016. “Abbiamo trovato 82mila prestazioni in lista di attesa quando siamo arrivati -ha precisato- e le abbiamo dimezzate. La mia intenzione è di portarle sotto le 30.000 prestazioni, che significa dare risposte più rapide alle esigenze dei cittadini.”
Altro tema trattato nel dibattito quello dei trasporti pubblici, con il potenziamento dei collegamenti Terni – Perugia e Terni – Roma.
A questo proposito, Donatella Tesei ha ricordato come la regione, per cinquant’anni governata dalla sinistra è rimasta isolata, la stessa sinistra che ha distrutto la FCU, per la quale l’esecutivo Tesei ha trovato le risorse e realizzato i lavori. A questo proposito, ha spiegato che grazie al PNRR Umbria, la FCU sarà riaperta completamente nel 2026, congiungendo Terni con Sansepolcro, passando per Perugia e Città di Castello.
“Sarà la nuova dorsale ferroviaria umbra -ha detto- che permetterà, tra l’altro, ai ternani di raggiungere agevolmente l’aeroporto e ai turisti di arrivare altrettanto agevolmente a Terni per godere delle bellezze della città e del territorio circostante. Ha ribadito l’importanza della Medioetruria, unica possibilità per l’Alta Velocità, a cui si aggiunge quella verso sud, con il Frecciarossa in partenza Orte a servizio di tutta l’Umbria Sud, che porta a Milano in 3 ore, da raddoppiare dando corpo a quella stazione ad Alta Velocità Mediolaziale.
Dal direttore dell’ISTESS una domanda sul futuro del cinema in Umbria, a cui Tesei ha risposto ricordando che Umbria Film Commission prima non c’era, come non c’era nulla riguardo al cinema. “La Fondazione Umbria Film Commission l’abbiamo fortemente voluta e realizzata e i risultati finora sono stati importanti.” Ha, quindi, confermato che il percorso avviato non può non guardare a Papigno e ha aggiunto che quando si parla di cinema si parla di cultura e di turismo, a cui la regione ha dimostrato di dare attenzione concreta. “Per gli attrattori culturali della regione che decliniamo in termini di turismo l’aeroporto ha fatto la differenza perchè ha saputo portare in Umbria turisti stranieri che arrivano anche nel ternano, come mai prima d’ora.”
Il direttore di Perugia Today, Nicola Bossi, ha chiesto sia a Proietti che a Tesei di esprimersi sull’aeroporto. Tesei ha spiegato che l’aeroporto era indispensabile riattivarlo e l’unica strada per farlo era risanarlo e rilanciarlo attraverso la ricapitalizzazione, ricordando che i soci hanno dei doveri che derivano dal rapporto societario. “Oggi -ha concluso- consegnamo un aeroporto che fa oltre 500mila passeggeri e già ci sono le risorse per ampliarlo e arrivare a un milione. Senza l’aeroporto non avremmo avuto il turismo che abbiamo avuto sia in termini di numeri che di qualità.”
Alla domanda su Ast, l’accordo di programma e la ricaduta sull’indotto del territorio, la presidente uscente ha ricordato che l’accordo, che porta in Ast 1 miliardo di investimenti, di cui 700 di Arvedi e 300 pubblici e ha 3 collegati, infrastrutture, energia e discarica, è pronto per la firma già da qualche mese e sarà firmato a breve.
Sul fronte delle infrastrutture -ha aggiunto- la Regione ha già stanziato i fondi per la storica bretella Staino – Prisciano, che libererà viale Brin. Sul tema energia Arvedi ha ritenuto la formulazione del capitolo proposta dal governo poco efficace, visto anche i costi dell’energia stessa. È partito, quindi, un confronto che, come dichiarato da Ministero ed azienda nell’ultimo tavolo, ci vede di nuovo allineati. Se vincerò -ha concluso- prevederemo che una quota dell’energia di chiunque gestirà la centrale idroelettrica debba andare alle aziende energivore del territorio. E, come prevede la legge regionale che ho voluto, vorrei che nuovo gestore fosse una società mista pubblico – provato, per riappropriarci della nostra energia e metterla a disposizione dei cittadini e delle aziende.
Per Tesei l’area ha avuto e deve avere uno sviluppo industriale e la regione ha messo in campo le condizioni abilitanti da subito. Ha quindi ricordato che Terni ha il polo chimico da recuperare, su cui l’attuale governo regionale ha investito 15 milioni di euro mentre nessuna politica regionale precedente era intervenuta.
In conclusione per l’appello al voto, Tesei ha sottolineato come “nel 2019 abbiamo trovato una regione completamente bloccata che in questi cinque anni si è rimessa in moto, nel suo complesso compreso l’area del ternano che ha avuto in questi ultimi anni un’attenzione che non c’era mai stata prima. Abbiamo 6,3 miliardi di euro da mettere a terra -ha ribadito- tra Pnrr e nuova programmazione e questo lo potrà fare solo chi ha dimostrato di esserne capace.”
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