Thomas De Luca: “Tesei ultimo atto: la maggioranza scappa dall’aula per non votare la legge sul riciclo del consigliere Carissimi”

Perugia, 23 ott. 2024 – Lega e Forza Italia abbandonano l’aula sull’ultimo atto dell’ultimo consiglio della legislatura e cade il numero legale. La maggioranza va in pezzi su uno dei temi principali della campagna elettorale della Tesei: la gestione del ciclo dei rifiuti e la localizzazione dell’inceneritore. E’ l’ultimo vergognoso epilogo di questa legislatura.

In discussione c’era la legge Carissimi (Lega) su rifiuti ed economia circolare, dopo tre anni e mezzo di commissioni approdata in aula all’ultimo momento utile. Un atto di decoro e civiltà, approvato all’unanimità da I e II commissione, al di là delle diverse appartenenze politiche, che garantiva semplicemente all’Umbria di allinearsi alla normativa europea e nazionale sul ciclo dei rifiuti. Politiche di riduzione, raccolta differenziata, azioni volte a garantire un sistema virtuoso.

Thomas De Luca: “Prima ha abbandonato l’aula la presidente Tesei (Lega), poi l’assessore Roberto Morroni (FI), poi il presidente della II Commissione Valerio Mancini (Lega) e poi via, via tutti i membri di questi partiti ad esclusione del consigliere Rondini, dello stesso Carissimi e di Fratelli d’Italia. Dopo decine e decine di ore di audizioni con associazioni, gestori, portatori d’interesse, quando si tratta di metterci la faccia la maggioranza scappa. Non possono parlare di decoro, non possono parlare di futuro. L’ultimo vergognoso atto di questa legislatura segna la fine della destra in Umbria.

È evidente come la maggioranza abbia agito su commissione dimostrando tutto quello che abbiamo sostenuto a gran voce fino ad oggi: il livello minimo di civiltà nella gestione del ciclo dei rifiuti, la raccolta differenziata e le buone pratiche di riduzione mettono a repentaglio i piani di chi vuole l’inceneritore in Umbria. Creano debiti per generazioni, inquinamento, inefficienze solo per alimentare questo impianto.

Parafrasando Winston Churchill, la destra poteva scegliere tra il disonore e la sconfitta, ha scelto il disonore ed avrà la sconfitta”.

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