Dal 9 novembre nell’Auditorium Edotto al via il corso ‘MILC- I quattro passi della crescita’. A lezione con il professore di Intelligenza Emotiva dell’Università di Roma UNINT Francesco Marino: “Torniamo a scuola di sentimenti per far fiorire le nostre vite”
FOLIGNO, 26 ott. 2024 – L’intelligenza emotiva si può apprendere e questo può portare dei benefici importanti nella vita delle persone.
Lo afferma Francesco Marino, docente di Intelligenza Emotiva presso la Facoltà di Economia dell’Università degli studi internazionali di Roma – UNINT che nel teatro Edotto di Foligno dà il via a un percorso di formazione unico nel suo genere in Italia, rivolto a imprenditori, manager, liberi professionisti ma anche a chiunque voglia acquisire strumenti cognitivi e comportamentali per affrontare le sfide – umane e lavorative – di ogni giorno. Un programma destinato alla migliore gestione delle proprie risorse: pensieri, emozioni, relazioni, time management e strategie.
Quattro i moduli del corso ‘MILC- I quattro passi della crescita’ che Marino proporrà a partire dal prossimo sabato 9 novembre nell’Auditorium Edotto in via Morettini 8/F: Managerialità (Gestire il cambiamento, le risorse, gli eventi. Interpretare i risultati e modificare le strategie); Intelligenza emotiva (Comprendere come pensieri ed emozioni si influenzano reciprocamente e imparare a guidarli); Leadership (Guidare se stessi, ispirare le persone, sviluppare capacità di problem solving anche di lungo termine) e Comunicazione (Costruire ponti per gestire i conflitti e creare relazioni efficaci).
Il metodo MILC unisce questi quattro pilastri della cultura manageriale per osservare la realtà e trasformarla, ispirare e motivare le persone, superare gli ostacoli e crescere insieme, creativamente. Come strumento metodologico si avvale del gioco e del training teatrale per creare modelli di migliore comprensione delle dinamiche di relazione e organizzative.
Il corso si terrà un sabato al mese, fino al 7 giugno 2025, dalle 9.30 alle 13.30 (per informazioni: tel. 351 9964382).
Ma cos’è l’intelligenza emotiva? È possibile apprenderla? A spiegarlo è lo stesso Marino.
Professor Marino, cosa significa il termine intelligenza emotiva?
“Avere intelligenza emotiva significa, in breve, riconoscere e gestire le emozioni nostre e degli altri. Certamente è possibile apprenderla. Si può capire come dire le cose e come esternare un’emozione. Non è che per essere libero io debba esternare tutta la rabbia o tutta la tristezza, quando mi vengono. A seconda delle situazioni devo trovare la misura giusto e il momento giusto in cui dire le cose e arrabbiarmi.
Anche con la persona giusta. Invece spesso esplodiamo appena possiamo, magari davanti a una persona che non c’entra niente e in un’intensità che crea solo danni. Non solo i giovani passano velocemente dall’impulso all’azione: molti adulti sono artefici di gesti di un’emotività incontrollata. Pensiamo alle estreme conseguenze di questo, come la violenza domestica o il femminicidio o l’omicidio-suicidio.
Spesso non si sanno gestire situazioni difficili, non siamo abituati a dialogare e confrontarci. Noi che abitiamo l’epoca della performance e di risultati sempre più alti, non siamo abituati – a fronte di altissime aspettative – a riconoscere il fallimento, l’errore, quando la nostra fragilità ci espone al giudizio degli altri”.
Come si possono gestire le nostre emozioni?
“Ristrutturando i nostri pensieri. Il cervello, non il cuore, è la sede dove nascono le emozioni. Ristrutturare i pensieri significa ristrutturare il significato, il valore che diamo alle cose, alle situazioni, alle persone. Io lavoro meglio analizzando insieme a chi la prova l’emozione, quando riesco a cogliere nel suo divenire il processo della produzione dell’emozione. La registriamo, io chiedo e la persona mi racconta cosa ha provato e come si percepisce, quale significato dà. Nel laboratorio di Foligno partiremo dal corpo: le emozioni si sentono nel corpo e le emozioni hanno una caratteristica: salvaguardare la nostra vita”.
Dunque, un insegnamento non solo per manager o imprenditori: educarsi alle emozioni è importante per tutti…
“Certamente: noi siamo quello che siamo in tutte le situazioni. Non è che si va al lavoro e si porta una sola parte di quello che siamo, o con gli amici un’altra parte e con il partner un’altra ancora. Poi è chiaro che ci si muove in diversi contesti ma siamo sempre noi, ovunque andiamo. Stiamo passando da un’epoca in cui dominano le cose (dunque alla base c’è il possesso- proprietà) a un’epoca in cui domineranno le relazioni. È quindi è molto importante coltivare buone relazioni, non di dominio e possesso ma di scambio, di incontro, di confronto. Ci dobbiamo dare del tempo, tempo per curare, coltivare, andare in profondità. Tempo per cogliere il frutto che nutre e sta in profondità. La Natura non dà i suoi frutti da un giorno all’altro ma occorre cura. Noi siamo Natura nella Natura e dobbiamo andare sempre di più verso le relazioni, che si nutrono di emozioni”.
Francesco Marino è anche fondatore e amministratore di CREO e direttore scientifico del Festival dell’apprendimento continuo Maestri Fuori Classe. Ha lavorato in aziende italiane e multinazionali, tra cui Atlantia, Autostrade per l’Italia, RAI, Mediaset, Trenitalia, McArthurGlen, Fondazione San Carlo di Napoli, Unicredit, AIFA, Air France, Philips Morris, DHL, Filca-Cisl, Stanhome, Mondo Convenienza, Banca Farmafactoring, Coca Cola.
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