Perugia, 4 nov. 2024 – Invecchiare bene? Si può con il progetto “Rete di Argento”. Lo dimostrano i suoi risultati che saranno presentati a Perugia, mercoledì 6 novembre, alle ore 10, presso la sede della Fondazione Perugia, “Sala delle Colonne” di Palazzo Graziani (corso Vannucci, n° 47).
Un’occasione per restituire alla comunità perugina i risultati registrati dal progetto che si è prefisso di sperimentare un modello di gestione innovativo in grado di promuovere, attraverso un sistema coordinato e integrato, lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse già attive e potenzialmente attivabili nel territorio, nonché strategie e azioni innovative finalizzate ad incoraggiare il coinvolgimento della comunità e le esperienze aggregative della popolazione anziana autosufficiente 65 anni allo scopo di favorirne la partecipazione ad un corretto processo di invecchiamento attivo e la prevenzione alla condizione della solitudine.
Il progetto “Rete di Argento” è finanziato dalla Fondazione Perugia attraverso il “Bando Welfare 2023 per gli anziani: cura, promozione e risorsa” ed è stato realizzato da una rete di partners costituita da: Fondazione di Carità San Lorenzo (ente operativo della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve), Distretto del Perugino USL Umbria 1, Comune di Perugia, Polizia di Stato, Associazione Coordinamento Centro Soci Culturali di Perugia, Fondazione Santa Caterina Parlesca. Inoltre, il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di CESVOL Umbria, ACLI Perugia, Quartiere Pallotta A.P.S., AFAS Perugia, A.D.A. Umbria – Associazione per i Diritti degli Anziani, Accademia Focus, Associazione Filosofi…amo, AUSER Perugia, OVUS Perugia, AUSRU – Associazione Unite dei Sordi della Regione dell’Umbria, A.IT.A – Associazione Italiana Afasici.
Il modello sperimentale si è mosso su tre direttrici. 1) Governance: la gestione e la valorizzazione delle risorse e delle opportunità già presenti sul territorio. Ciò ha implicato il coordinamento delle risorse esistenti, l’identificazione e lo sviluppo di nuove opportunità, l’ampliamento della rete, nonché la sensibilizzazione della comunità sull’importanza del processo di invecchiamento attivo per la persona anziana. 2) Prevenzione: sono stati attivati percorsi informativi per promuovere uno stile di vita sano e corretto tra gli anziani (corretta alimentazione, importanza dell’attività fisica, nonché la consapevolezza dei rischi legati al gioco d’azzardo e alle truffe online). 3) Sperimentazione: è stato attivato un servizio itinerante di welfare informale, la mappatura delle risorse e dei servizi attivi nel territorio, la realizzazione di una piattaforma digitale attraverso la quale valorizzare i servizi, informare la comunità sulle opportunità presenti e facilitare il contatto e la relazione tra i destinatari (gli anziani e anche i loro familiari) e coloro che erogano i servizi.
«I percorsi intrapresi e i risultati raggiunti, che saranno raccontati nel dettaglio il 6 novembre – commentano i promotori del progetto –, dimostrano che invecchiare bene si può, certamente grazie a una consolidata e continuamente rinnovata rete di soggetti impegnati sul territorio, tra cui tutti i partner di progetto, ma anche e soprattutto grazie a un vero e concreto ascolto del bisogno e a una presenza costante».
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