Foligno, 10 nov. 2024 – Le telecamere di videosorveglianza avrebbero dato un nome e un volto al presunto assassino di Salvatore Postiglione, il capomastro 56enne ammazzato con tredici coltellate giovedì scorso nel parcheggio pubblico di via in via La Louviere.

In stato di fermo un 17enne di origini albanesi con piccoli precedenti per spaccio e furto, che vive con la famiglia nel centro storico di Foligno e diventerà maggiorenne fra un mese.

Durante la perquisizione domiciliare, gli inquirenti hanno trovato e sequestrato le sue scarpe ancora sporche di sangue, i vestiti che avrebbe indossato la mattina del delitto, tra cui una tuta con le strisce laterali ben visibili nei video.

Gli uomini della squadra mobile di Perugia hanno ricostruito con le video clip sia il percorso compiuto dal giovane intorno alle 5.50 del mattino sia il percorso inverso per fare ritorno a casa.

Pertanto, gli contestano anche l’aggravante della premeditazione. Attualmente in stato di fermo per omicidio,  sarà sentito domani dal procuratore capo Flaminio Monteleone.

Non si conosce ancora il movente del delitto.  Il 17enne ha lavorato da luglio a ottobre come muratore nella stessa impresa edile di Foligno di cui la vittima era dipendente da anni. A licenziarsi sarebbe stato lui stesso e fra il presunto assassino e la vittima non ci sarebbero stati litigi.

Il giorno del delitto il minorenne ha agito col volto travisato da un cappuccio ma le immagini non lascerebbero dubbi.

Non è stata ancora trovata l’arma del delitto, che potrebbe essere stata gettata da qualche parte o in qualche cassonetto durante il percorso di torno a casa. Per gli inquirenti si tratta di una lama da carne lunga, affilata e liscia.

 

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