Perugia, 6 dic. 2024 – Sarà l’imprenditore Raoul Ranieri a guidare per il prossimo biennio Umbria Export, l’Agenzia per l’internazionalizzazione di Confindustria Umbria, realtà che ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo sui mercati internazionali del sistema produttivo regionale.
Raoul Ranieri, Amministratore Unico dell’Oleificio Ranieri e Past President della Sezione Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria, è stato eletto dall’Assemblea che si è riunita recentemente. Il nuovo Presidente sarà affiancato dai quattro componenti del Consiglio di amministrazione: Elena Proietti, Ceo di Erreppi e Vicepresidente della Sezione Foligno di Confindustria Umbria, Riccardo Concetti, Consigliere Delegato e Direttore Commerciale di Concetti e Presidente uscente di Umbria Export, Giuliano Nocentini, Ceo e Presidente di Kemon e Simone Cascioli, Direttore Generale di Confindustria Umbria.
Nel ringraziare il Presidente uscente Riccardo Concetti, giunto al termine del proprio mandato, Ranieri ha manifestato la volontà di dare continuità ai progetti avviati e rafforzare ulteriormente lo sviluppo economico-commerciale delle imprese umbre sui mercati esteri.
“Nell’attuale contesto economico globale – ha evidenziato Raoul Ranieri – l’internazionalizzazione rappresenta per le imprese una sfida importante. L’uscita dai confini nazionali comporta alcune complessità, ad esempio di natura normativa o doganale, ma rappresenta al tempo stesso una grande opportunità di crescita. Umbria Export intende accompagnare le imprese del territorio in questo percorso, in modo che possano aumentare la propria competitività a livello internazionale”.
L’attività di Umbria Export continuerà ad essere incentrata sull’assistenza alle imprese nell’accesso agli strumenti di supporto regionali e nazionali, sull’organizzazione di missioni imprenditoriali e di sistema all’estero e missioni di operatori esteri in Italia, cercando di promuovere idee e proposte innovative ispirate sia alle tecnologie digitali e alla sostenibilità delle produzioni, che ai nuovi modelli di internazionalizzazione, sempre più basati su approcci che possano valorizzare in maniera integrata le filiere produttive che caratterizzano il sistema economico regionale.
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