Oltre la distrofia: il tema della Resilienza ha visto la presenza in videochiamata dell’atleta agonista Omar Hanafi, della Scuola Calcio “ Insuperabili”
BASTIA UMBRA, 7 dic. 2024 – Cosa può rendere davvero unico un percorso di istruzione di una Scuola superiore qualunque del territorio umbro? Certamente un passaggio, che non è sfuggito agli Insegnanti e al Preside del Polo Bonghi.
Da una concezione di Scuola del passato, tendenzialmente ripiegata su sé stessa, in cui si somministrano discipline come fossero farmaci per curare la patologia “della non conoscenza” ad una Scuola, diversa, innovativa, che non è solo in grado di offrire strumenti per la costruzione di conoscenza, ma si rivela più sensibile e attenta allo sviluppo della dimensione valoriale della persona umana.
Ciò che non tutti sanno è che la Scuola M. Polo-R. Bonghi è tra le Scuole del territorio umbro ad essere accreditate per la formazione di insegnanti nel percorso di specializzazione per il sostegno didattico.
Dalla formazione continua degli insegnanti che ne consegue, nascono importanti opportunità di arricchimento, sia per acquisizione di nuove competenze professionali che per il clima fertile e stimolante, un vero e proprio cantiere di idee e proposte didattiche.
Da qui l’idea progettuale degli insegnanti della classe quarta dell’IPSC di realizzare una UDA (unità di apprendimento) sul tema “ lo sport come modello educativo tra inclusione e resilienza “.
Sebbene sembri atipico e inconsueto, trattare temi non caratterizzanti rispetto all’Indirizzo della Scuola (Professionale Commerciale), in realtà l’intento è coniugare i bisogni formativi degli alunni alle scelte della scuola, finalizzate a promuovere appieno il benessere degli studenti.
La trattazione in aula, del tema della Resilienza, ha visto una modalità speciale di realizzazione, con la presenza in videochiamata, dell’atleta agonista, Omar Hanafi, della Scuola Calcio “ Insuperabili”, una Società che ha creato un network di scuole di calcio italiane per persone con disabilità altamente qualificate.
Sono stati gli stessi studenti a elaborare le domande per l’intervista, in un modello didattico di classe-rovesciata, con gli alunni al centro, veri protagonisti della lezione. E sempre loro a snocciolare domande, l’una dopo l’altra, con l’appeal di giornalisti esperti seppur molto emozionati. Sin dalle prime domande colpiscono la gioia e la solarità, un piacere reciproco di incontrarsi e conoscersi su un sentiero comune, dove la Scuola si fa vita e la vita entra nella Scuola colorandola di realtà.
Nel cuore dell’intervista giace la risposta alla nostra domanda: “Cos’ è davvero la resilienza e cosa significa per Omar?”.
Resilienza è in primis, un carattere forte e determinato, che l’ha aiutato a superare il limite imposto dalla distrofia muscolare, diagnosticata all’età di quattro anni. Una diagnosi che può apparire una condanna definitiva per molti, portando alla degenerazione progressiva dei muscoli, in realtà, paradossalmente, un’occasione per Omar che ha dovuto ricostruire e riorganizzare la propria vita.
Nel mezzo della storia c’è una vita comune di adolescente, che sta a casa, frequenta la scuola, ha degli amici, senza aprirsi ad altre realtà e senza vivere particolari passioni.
Ma la disposizione personale non basta, la resilienza va aiutata con la fortuna e con l’audacia. Nel 2015 si ha appunto, l’incontro fortunato con gli Insuperabili, una scoperta casuale sui social network, che gli permette di venire a conoscenza dell’esistenza di questa Società che rivoluziona la sua vita.
Usando le sue parole, gli Insuperabili hanno “colorato” la sua esistenza, offrendogli la possibilità di coronare il sogno di diventare calciatore (non un calciatore qualunque ma un trequartista delle Prime Squadre Ufficiali) e l’opportunità per giocare in campo la partita più importante, quella con le proprie insicurezze, conquistando così la fiducia nei propri mezzi fuori e dentro al campo.
La Resilienza include a pieno diritto anche l’orgoglio per i traguardi raggiunti, per sé stesso e per l’Omar che non è solo Omar, ma volto degli Insuperabili, Scuola calcio a carattere inclusivo, volta alla realizzazione personale e sociale dei propri atleti.
Omar ci saluta facendoci dono della parola “inclusione”, un concetto molto ampio, che racchiude tutto: essere inclusi nell’intervista, essere inclusi in un incontro vivo e vero, collegati e nutriti dall’ascolto attivo, capaci di leggere tra le righe e recepire le sfumature di significato…significato da custodire come preziosa lezione per cui essere grati: la speranza di poter, tutti, sebbene persone comuni, attraversare le difficoltà e diventare “insuperabili”.
A scuola di Resilienza con gli studenti dell’Istituto Professionale Commerciale di Bastia Umbra
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