Il seminario si terrà venerdì 13 dicembre, alle 15.30, a Palazzo Stocchi, sede del dipartimento Fissuf. L’incontro rientra nel calendario delle “Seppilli lectures” promosso insieme all’ateneo di Perugia

Perugia, 10 dicembre  2024 – “Il contributo della ricerca etnografica alla tutela della salute: esempi italiani e messicani”. È questo il titolo del seminario che si terrà, venerdì 13 dicembre, alle ore 15.30, a Palazzo Stocchi, sede del dipartimento Fissuf (Filosofia, scienze sociali, umane e della formazione) dell’ateneo perugino.

L’appuntamento, che sarà coordinato dall’antropologo Massimiliano Minelli, costituisce il secondo incontro del 2024 delle ‘Seppilli lectures’ che si tengono periodicamente in memoria di Tullio Seppilli. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Alessandro e Tullio Seppilli, in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia e il contributo del ministero della Cultura.

Oltre al professore dell’ateneo perugino Minelli, interverrà anche Alessandro Lupo, docente alla Sapienza Università di Roma e presidente della Siam (Società italiana di antropologia medica), che da decenni   svolge ricerche in Messico, con particolare riguardo ai saperi e alle pratiche del corpo della salute e della malattia delle popolazioni locali. Questi studi rientrano anche all’interno della Missione etnologica italiana nel Paese dell’America latina, promossa dal ministero degli Esteri, di cui è anche direttore dal 1998.

“La Fondazione Seppilli ha una lunga tradizione di studio e intervento sui temi dell’antropologia medica – spiega la presidente della Fondazione Seppilli, professoressa Cristina Papa –, grazie al lavoro di  Tullio Seppilli, che ne rappresenta il fondatore in Italia.

I primi lavori di Tullio, infatti, a metà degli anni ‘50, sul contributo dell’etnologia alle strategie sanitarie nei Paesi in via di sviluppo e, poco dopo, su quello dell’antropologia culturale all’impianto e alle attività di educazione sanitaria, come la lotta contro il fumo, inaugurarono un fecondo filone di ricerca all’Università di Perugia. Ricerche che poi portarono all’istituzione della stessa Fondazione”.

 

 

 

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