Perugia, 11 dic. 2024 – Per oltre un decennio, dal 2006 al 2020, un carabiniere in servizio presso il Comando di Perugia si occupava della gestione dei buoni carburante e dei depositi di lubrificanti. Tuttavia, ciò che doveva essere un incarico di ordinaria amministrazione si è trasformato in una vicenda giudiziaria che lo ha visto al centro di un’indagine complessa e articolata.
Secondo quanto emerso dalle verifiche, tra il 2010 e il 2020, più di 35 mila litri di carburante – per un valore superiore a 51 mila euro – risultano mancanti all’appello. Non si tratta di furti diretti dai depositi o dai serbatoi, ma di una cattiva gestione dei buoni carburante, che sono stati registrati ma mai utilizzati o trovati tra le giacenze.
Il caos contabile è stato al centro dell’indagine condotta dalla Corte dei conti dell’Umbria, che ha rilevato gravi irregolarità: i buoni sono stati presi in carico, alcuni distrutti, altri semplicemente dimenticati in una cassaforte, senza alcuna comunicazione ai superiori. La magistratura ha parlato di una condotta “gravemente negligente” e “oggettivamente inappropriata” da parte del carabiniere, che ha ammesso di aver agito in modo imprudente e disorganizzato.
Nel frattempo, un’inchiesta penale, avviata dalla Procura militare, si è conclusa senza accuse specifiche, complice il “disordine estremo” della contabilità. Anche una commissione interna dell’Arma ha confermato gli ammanchi, sostenendo che l’intera gestione fosse fuori controllo.
Alla fine, la Corte ha condannato il carabiniere a restituire 42.197 euro e 88 centesimi, ritenendo eccessiva la richiesta iniziale della Procura di 202 mila euro, che includeva anche danni da disservizio e violazione contrattuale. Nelle sue conclusioni, la Corte ha sottolineato le responsabilità del militare, ma anche la mancanza di adeguata formazione da parte del datore di lavoro, evidenziando le difficoltà legate a un doppio incarico che comprendeva il servizio al radiomobile.
Questa vicenda, fatta di errori, negligenza e carenze organizzative, lascia dietro di sé una lezione amara: il valore della precisione e della trasparenza, soprattutto in un contesto in cui ogni dettaglio conta.
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