Perugia, 13 dic. 2024 – Avviato nel novembre 2023 il progetto “Semi di Carità” inerente alle iniziative Caritas a sostegno della Giustizia riparativa, finanziato con fondi CEI 8xmille, si conclude a fine 2024 con la presentazione dei suoi risultati, lunedì 16 dicembre, alle ore 10.30, presso la sala “Don Giacomo Rossi” del “Villaggio della Carità”, in via Montemalbe 1, a Perugia (zona quartiere Cortonese).
«L’evento rappresenta la conclusione di un anno di impegno e dedizione, durante il quale abbiamo lavorato per promuovere, nel comune di Perugia, percorsi di inclusione sociale e lavorativa dei detenuti attraverso le misure alternative alla pena detentiva e percorsi di restorative justice (giustizia riparativa).
Questi percorsi non solo aiutano i diretti interessati (detenuti, persone danneggiate), ma rafforzano il tessuto sociale e promuovono la costruzione di una comunità più giusta e inclusiva». Così il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli nell’invitare la cittadinanza e i rappresentanti delle Istituzioni preposte in materia nell’animare anche un confronto con la comunità civile ed ecclesiale.
È un evento di “restituzione finale”, prosegue don Briziarelli, che «dà l’opportunità di condividere gli importanti traguardi raggiunti e le storie di successo che testimoniano l’impatto positivo di questi strumenti. Sarà un momento di riflessione e di celebrazione, in cui potremo apprezzare insieme i frutti di questo progetto. Sarà anche l’occasione per discutere le prospettive future e le nuove sfide che ci attendono per continuare a seminare speranza nelle nostre comunità».
Ad anticipare alcuni risultati del progetto “Semi di Carità” è Alfonso Dragone, referente dell’Area progetti e fundraising della Caritas diocesana. «Il prossimo 16 dicembre restituiremo i risultati di questo progetto che ha permesso, tra l’altro, l’inserimento di due detenuti come operatori di due opere segno della Caritas diocesana, l’incontro con circa cento studenti di una scuola superiore, il percorso sia sulla Giustizia riparativa che sulle misure alternative alle pene in comunità con insegnanti di religione, l’attività di sensibilizzazione-informazione di queste tematiche con i volontari dei Centri di ascolto parrocchiali e interparrocchiali in modo da determinare una capillarità e una cultura sulla Giustizia riparativa a livello territoriale.
Le diverse iniziative tenutesi nell’anno del progetto sono state dedicate ad una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza e dei decisori politico-istituzionali affinché queste azioni diventino programmi concreti per raggiungere gli obiettivi della stessa Giustizia riparativa».
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