Le installazioni di Carola Masini e Patrizia Molinari
Foligno, 14 dic. 2024 – Nelle opere di Carola Masini e Patrizia Molinari la materia è al centro della mostra “Materia Mater”, in programma a Palazzo Trinci, a Foligno, da oggi, sabato 14 dicembre, fino al 2 marzo 2025.
Le installazioni – in vetro e terracotta – sono parte integrante del percorso museale e motivo di un confronto concettuale tra le artiste, dedite entrambe all’uso della materia come strumento comunicativo: dalle sculture-installazioni in vetro “lucente” della Molinari, alla “calda” terracotta usata dalla Masini.
La mostra “Materia Mater”, organizzata da Coopculture in collaborazione con il Comune di Foligno, curata da Romina Guidelli e Francesca Barbi Marinetti, è articolata in più piani nel museo folignate: si sviluppa dal pozzo del piano terra fino ai grandi saloni del piano nobile, come a voler creare un tempo nuovo, ascensionale, contemporaneo. E’ uno slancio che invita alla scoperta degli scorci concessi dalla maestosa architettura del Palazzo mentre muove il pensiero verso i concetti di creazione, continuazione e memoria, caro alle artiste. “La Materia è Madre e protagonista di un attraversamento fisico e concettuale di un luogo antico, ma ancora vivo. Ogni antico mattone che resiste alla storia rinnova il ricordo della vite che lo hanno ‘toccato’”, è stato sottolineato nel corso della presentazione della mostra.
Nelle terrecotte di Carola Masini c’è il profumo di usanze antiche. Memorie bambine si muovono davanti all’installazione “Conchylium”, oggetti dall’animo femminile racchiuso in forme femminili che tornano in contrasto ai profili maschili ospitati nell’opera “Umanità”. Un abito dismesso di carte e stoffa è l’opera “Come un abito”: ecco la ‘Sposa del Tempo’. Di “lei” resta l’abito sapientemente sgualcito dall’artista. L’anima si manifesta in quello che resta quando il corpo scompare.
“Presenze/Assenze” omaggia i gesti e i passi degli uomini e delle donne che nei secoli hanno calpestato, e ancora oggi calpestano, il pavimento dell’antica dimora.
Gli “ovuli d’oro” di Patrizia Molinari sono la promessa del futuro, “Sassi Segreti”. L’opportunità e la responsabilità sono protagoniste di una nascita evocata, che non accade perché possa esprimersi nell’assoluta potenza dell’essere. L’oro rappresenta ciò che è più prezioso al mondo: ogni nascita; il vetro lo illumina di energia e fragilità. I feti in vetro, “Isole”, lucenti e delicati come il mistero della Creazione, diventano profili plastici nelle grandi sculture, “Feti industriali”. Il confronto dei materiali apre un interrogativo e scala i secoli: antiche e contemporanee trasparenze sono embrionale immagine di materia massima.
Alessandra Leoni, assessore alla cultura del Comune di Foligno, ha rilevato che “questa mostra dà emozioni” ricordando che l’attenzione del Comune è quella di “promuovere iniziative di qualità”
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