La crescente piaga delle aggressioni contro le forze dell’ordine mina la sicurezza di tutti ma anche la capacità di garantire ordine pubblico
Città di Castello, 23 dic. 2024 – Sabato pomeriggio, nei pressi della stazione ferroviaria di Città di Castello, un episodio di violenza ha scosso i presenti.
Due uomini, un tunisino di 41 anni e un peruviano di 22, sono stati arrestati dopo aver aggredito una pattuglia intervenuta per sedare una situazione di tensione segnalata su un treno in arrivo.
VideoLe immagini dell’aggressione, riprese da alcuni testimoni e diffuse dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, mostrano il drammatico intervento degli agenti. Uno di loro ha riportato gravi ferite, tra cui una frattura al polso e lesioni al ginocchio e alla schiena.
Secondo quanto riferito dalla Questura di Perugia, tutto è iniziato con la segnalazione di un gruppo di ragazzi molesti. Arrivati sul posto, i poliziotti si sono trovati di fronte al 41enne tunisino, ubriaco e già noto alle forze dell’ordine, che ha iniziato a insultarli, minacciarli e colpire la volante. Non contento, l’uomo ha chiamato “rinforzi”, invitando un amico a raggiungerlo.
Poco dopo, il 22enne peruviano è comparso in sella a una bicicletta e si è scagliato contro gli agenti, ferendone uno. Entrambi gli aggressori sono poi fuggiti, ma, essendo già conosciuti, sono stati rintracciati in breve tempo e posti agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza, violenza, minaccia, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.
Il cittadino tunisino, dopo essersi dato alla fuga, veniva raggiunto presso la propria abitazione e tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Il cittadino peruviano, anch’esso datosi alla fuga, veniva rintracciato da personale dell’Arma dei Carabinieri di San Sepolcro nei pressi di una discoteca del territorio e successivamente tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Ora i due cittadini stranieri sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli operatori di polizia. Domenico Pianese, portavoce del Coisp, ha ribadito la necessità di regole più severe per chi si scaglia contro le forze dell’ordine, sottolineando le difficoltà in cui gli agenti operano quotidianamente, spesso senza il necessario supporto delle istituzioni.
Anche il governo si è espresso sulla vicenda. Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, ha manifestato solidarietà agli agenti coinvolti, ribadendo che “chi tocca una divisa, tocca lo Stato”. Ha inoltre annunciato l’arrivo di 31 nuovi operatori presso la Questura di Perugia entro gennaio, un rinforzo fondamentale per garantire maggiore protezione agli agenti sul territorio.
La diffusione dei video sui social media ha sollevato l’attenzione pubblica sulla crescente piaga delle aggressioni contro le forze dell’ordine, un fenomeno che minaccia non solo la loro sicurezza ma anche la capacità di garantire ordine pubblico.
Nel frattempo, la Questura ha avviato un’indagine interna per chiarire ogni aspetto dell’accaduto, mentre i due aggressori restano in attesa di giudizio. Questo caso rappresenta purtroppo l’ennesimo esempio di una violenza urbana sempre più preoccupante, che richiede interventi immediati e incisivi per evitare che simili episodi si ripetano.
Il Governo conferma il suo impegno a fianco delle forze dell’ordine, lavorando su nuove misure di tutela e ribadendo l’importanza di proteggere chi, ogni giorno, mette a rischio la propria vita per garantire la sicurezza di tutti.
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