Come sempre accade, il coraggio e la prontezza dei soccorritori hanno fatto la differenza

Trevi, 28 dic. 2024 – Momenti di tensione e paura ieri pomeriggio sul Monte Brunette, nel comune di Trevi, quando sette giovani scout, durante un’escursione, si sono smarriti sul versante ovest della montagna.

La loro avventura, che avrebbe dovuto essere un’esperienza di crescita e contatto con la natura, si è trasformata in un’operazione di salvataggio che ha tenuto con il fiato sospeso il gruppo e le loro famiglie.

Tutto è iniziato quando i ragazzi, separandosi dal resto della comitiva, hanno perso l’orientamento. Il loro responsabile, resosi conto dell’assenza del gruppo, ha subito dato l’allarme contattando i Vigili del Fuoco. La rapidità con cui sono state attivate le procedure di soccorso è stata cruciale per il buon esito dell’intervento.

Immediatamente, una squadra di soccorso composta dai Vigili del Fuoco e dal Servizio di Emergenza Sanitaria dell’Umbria (SASU) si è mobilitata, avviando una ricerca scrupolosa nell’area montana. Con un piano ben coordinato, i soccorritori hanno battuto i sentieri impervi, supportati dalla determinazione del responsabile del gruppo, che non ha mai perso la speranza di ritrovare i giovani esploratori.

L’operazione ha avuto una svolta decisiva quando il responsabile è riuscito a guidare il gruppo verso il Rifugio CAI “Pozzo di Mezzanotte”, nella località di Lignato. Questo punto di riferimento si è rivelato una vera e propria ancora di salvezza, offrendo un riparo sicuro dove i ragazzi hanno potuto attendere l’arrivo dei soccorritori.

Quando finalmente le squadre di soccorso hanno raggiunto il rifugio, il sollievo è stato palpabile. I ragazzi sono stati sottoposti a controlli accurati per accertarsi delle loro condizioni di salute, risultate fortunatamente ottimali. Nonostante la paura e lo smarrimento, nessuno di loro ha riportato ferite o traumi.

L’intervento ha evidenziato l’importanza della sinergia tra i diversi enti di soccorso e l’efficacia di un sistema ben organizzato e tempestivo. Le autorità locali hanno elogiato il lavoro impeccabile di tutti i coinvolti, sottolineando come la professionalità e la prontezza possano trasformare una potenziale tragedia in una storia a lieto fine.

I giovani scout, ora al sicuro, porteranno con sé una lezione preziosa: la natura può essere meravigliosa, ma richiede rispetto, preparazione e attenzione. E, quando tutto sembra perduto, sapere di poter contare su una rete di supporto efficiente può fare la differenza.

Tra i protagonisti di questa storia c’è anche il ruolo fondamentale dei Carabinieri di Trevi, che hanno garantito supporto logistico e operativo sul campo.

Una giornata iniziata con paura si è conclusa con un abbraccio corale alla sicurezza e alla competenza: il Monte Brunette è stato teatro di un’avventura che, per fortuna, ha trovato il suo lieto fine.

 

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