Spoleto, 2 gen. 2025 – Una lite inaspettata, uno scoppio di violenza e una notte da incubo: sono questi gli elementi di una vicenda che ha sconvolto la tranquillità di Spoleto durante le festività. Vittima di questa brutale aggressione è una ventinovenne, residente all’estero, tornata nella sua città natale per trascorrere del tempo con la famiglia.
Quello che doveva essere un periodo di serenità si è trasformato in un’esperienza drammatica, lasciandola con una prognosi di 30 giorni per traumi multipli e la frattura del coccige.
I fatti si sono svolti alcune notti fa in zona via Cacciatori delle Alpi. La giovane era in compagnia del suo cane quando una lite con una donna più grande è degenerata rapidamente. Dalle parole si è passati ai fatti, e la situazione è precipitata quando tre uomini si sono uniti alla donna.
Il gruppo ha caricato la ventinovenne in auto, infierendo su di lei con calci e pugni, per poi abbandonarla a circa 5-6 chilometri di distanza, nella frazione di San Giovanni di Baiano. Lì, sola e ferita, è stata soccorsa da un passante che, sentendo le sue grida di aiuto, ha allertato i soccorsi.
Le indagini, condotte dalle forze dell’ordine sotto il coordinamento della Procura di Spoleto, sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire i motivi di tanta violenza. Secondo le prime ricostruzioni, la lite potrebbe essere stata innescata da alcune affermazioni fatte dalla vittima riguardo alle condizioni di marginalità sociale che avrebbero segnato gli ultimi mesi di vita di Stefano Bartoli, il ventottenne spoletino ucciso con una coltellata il 20 dicembre scorso in via Due Giugno.
Pare che la giovane, in qualche modo, abbia attribuito responsabilità precise ad alcune persone per aver condotto Bartoli verso un destino tragico. Queste dichiarazioni avrebbero scatenato la furia della donna e dei tre uomini, portando all’aggressione.
Gli investigatori stanno lavorando senza sosta per identificare i responsabili e fare piena luce sull’accaduto, in una città ancora scossa dalla recente tragedia di Bartoli. Nel frattempo, la comunità di Spoleto si interroga sulle dinamiche che hanno portato a una simile esplosione di violenza, nella speranza che la giustizia possa presto prevalere.
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