Foligno, 16 gen. 2025 – Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, a proposito della vicenda ‘Coworking’, ha dichiarato quanto segue: “Nel rispetto dei cittadini e dell’interesse pubblico, è assolutamento necessario fare chiarezza in merito alla lunga e complessa vicenda della gestione del Coworking, riportando la verità alla luce del sole, per spazzare via i polveroni di falsità alzati ad arte da certa sinistra.
Chi parla di improbabili ‘sfratti’ improvvisi o fantomatici sgomberi immediati, mente sapendo di mentire o peggio, non conosce la vicenda e pensa solo a diffondere allarmismi ed accuse infondate. La verità è che le chiavi dei locali dovevano essere riconsegnate al Comune lo scorso 4 marzo del 2024 come stabilito ben cinque anni prima, dal contratto sottoscritto il 4 marzo 2019 con la precedente amministrazione Mismetti.
Quindi nessun ‘fulmine a ciel sereno’ ma un impegno preso nero su bianco dagli stessi gestori. Il 4 marzo dello scorso anno, come risulta dagli atti, i competenti uffici hanno effettuato un sopralluogo per riprendere in consegna gli spazi, ma con verbale sottoscritto dallo stesso gestore del Cowoking, veniva riconosciuta ed accettata la proroga di un mese per la consegna delle chiavi.
Alla prorogata scadenza del 4 aprile scorso, però, il gestore non si è presentato, e preso atto che i gestori avrebbero dovuto restituire i locali liberi da ogni assoggettamento ed entro un tempo congruo che potesse consentire a tutti gli utenti di organizzare il trasloco delle proprie attività, è stata concessa una ulteriore proroga, questa volta sino al 31 dicembre 2024.
E siamo già ad un totale di ulteriori dieci mesi di tempo, rispetto la scadenza del 4 marzo 2024. Scaduti i prorogati termini, e dopo le festività, il 10 gennaio è quindi scattata – come di norma – la diffida, che concede altri 30 giorni, arrivando di fatto al 10 febbraio.
In caso di inadempienza da parte del gestore, verrà quindi emessa l’ordinanza di sgombero, anche questa prevede ulteriori 30 giorni, e saremmo al 10 marzo. La vicenda quindi finerebbe per trascinarsi ben oltre un anno dalla scandenza naturale, tra richieste, solleciti e ripetute proroghe: pertanto la sinistra che parla di sgomberi improvvisi e ultimatum imprevisti o non sa, o finge di non sapere.
A completare il quadro, risulta attualmente una posizione debitoria nei confronti del Comune di oltre 3.800 euro da parte della società che ha in gestione i locali”.
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