In manette un 38enne italiano. La compagna di 35 anni, aveva denunciato tanti episodi di violenza fisica e psicologica anche alla presenza della loro figlia di 4 anni

Spoleto, 29 gen. 2025 – I Carabinieri della Compagnia di Spoleto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del locale Tribunale, hanno tratto in arresto un 38enne italiano, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della compagna convivente, una donna di 35 anni.

Le indagini, condotte dai militari, hanno inoltre portato alla luce ulteriori episodi di violenza commessi ai danni della suocera convivente, 60enne.

I fatti sono venuti alla luce in seguito alla denuncia-querela presentata negli ultimi giorni di dicembre dalla compagna dell’arrestato. La donna aveva riferito numerosi episodi di violenza fisica e psicologica subiti sin dal 2017, spesso avvenuti anche alla presenza della loro figlia minorenne di 4 anni.

Nonostante le aggressioni si protraessero da più di 8 anni e i diversi accessi al pronto soccorso, la vittima non aveva mai denunciato fino al mese scorso, quando un grave episodio ha portato all’attivazione immediata del “Codice Rosso”.

Durante il racconto ai militari, la donna ha trovato il coraggio di ripercorrere tutte le violenze subite nel corso degli anni, consistenti in ingiurie, percosse, strattonamenti, offese e continui schiaffi sulla testa. Comportamenti protrattisi anche durante la gravidanza, periodo in cui l’uomo ha omesso di prestare qualsiasi forma di assistenza morale e materiale alla compagna.

Diversi gli episodi di violenza fisica che hanno costretto la ragazza a recarsi al pronto soccorso, tra cui la rottura di una costola, la cui origine era stata mascherata ai sanitari raccontando di una caduta accidentale, ma in realtà era dovuta ad un violento calcio allo sterno. Le aggressioni fisiche del tutto gratuite erano rivolte anche nei confronti della suocera, particolarmente fragile e invalida al 100%.

L’uomo percuoteva sistematicamente la propria coniuge anche alla presenza della loro figlia minore, sino a raggiungere il culmine con l’evento di metà dicembre, quando colpendola con un pugno al fianco le procurava la lesione della milza, con conseguente asportazione dell’organo.

A seguito di questa escalation di violenza, culminata nel gravissimo episodio di aggressione, la vittima ha avuto il coraggio di denunciare, facendo scattare la “macchina” del codice rosso.

La donna con la figlia sono state immediatamente trasferite in una struttura protetta sul territorio, grazie alla sinergia con i servizi sociali e con i centri antiviolenza locali, che testimoniano la costante attività delle istituzioni a sostegno delle vittime di violenza di genere.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dell’uomo, portando all’emissione da parte del GIP del provvedimento di custodia cautelare in carcere, l’unico in grado di fornire adeguata tutela alle persone offese.

L’operazione dei Carabinieri rappresenta un ulteriore segnale di attenzione e impegno nella lotta alla violenza di genere, a tutela delle vittime e della loro sicurezza.

L’Arma dei Carabinieri ribadisce l’importanza di denunciare ogni episodio di violenza, ricordando che esistono strumenti e percorsi dedicati per garantire protezione e supporto alle vittime.

Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.

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