Nel 2012 dipinse uno storico drappellone dedicato a San Francesco. Delegazione della Contrada dell’Onda poterà in città il bozzetto dell’opera

Assisi, 18 feb. 2025 – Assisi e Siena più vicine attraverso la figura di Claudio Carli, noto artista assisano che nel 2012 dipinse il drappellone per il Palio della città toscana, vinto dalla Contrada dell’Onda.

Un’opera di grande impatto emotivo, rimasta nella storia della manifestazione, dato che l’autore, scomparso nel 2021, decise di dedicarla all’ottavo centenario della prima venuta di San Francesco a Siena, con forti richiami alla vita del “poverello”.

Per ricordare l’esperienza di Claudio Carli nel Palio di Siena e il legame nato fra le due città, il 22 febbraio prossimo, alle ore 17, nella sala della Conciliazione del Palazzo comunale di Assisi, si terrà un incontro pubblico intitolato “In Hoc Palio Vinces”, nel corso del quale verrà anche esposto il bozzetto originale del prezioso drappellone.

All’evento parteciperà una delegazione della città di Siena, con il presidente del consiglio comunale Davide Ciacci e il priore della Contrada Capitana dell’Onda, Massimo Spessot. Porteranno i saluti Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi e Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria.

Seguiranno gli interventi di Ezio Genovesi e Mario Romagnoli, curatori della mostra “Assisi nel ‘900”, allestita in Pinacoteca comunale con diverse opere di Claudio Carli, di Diego Consales, autore del libro “In Hoc Palio Vinces”, di Mario Civai, storico dell’arte, e di Mauro Balani, amico ed estimatore di Carli. Modererà l’iniziativa Paolo Mirti, assessore all’Unesco di Assisi.

Pittore, fotografo, artista a tutto tondo, punto riferimento culturale della città, Claudio Carli si aggiudicò la possibilità di dipingere il drappellone del Palio di luglio 2012, dedicato alla Madonna di Provenzano, in esito a un concorso di idee bandito dal Comune di Siena. Come icona da posare sulla seta del drappo, scelse il saio cinerino e rattoppato di San Francesco, che realizzò con stracci a trama grossa.

Accanto allo stesso, pose rami d’ulivo e incise la strofa del Cantico delle Creature dedicata a “sora nostra madre terra”.

Un’opera essenziale e al tempo stesso ricca, come la vita di Francesco d’Assisi, accolta con entusiasmo dalla comunità senese e conquistata dalla Contrada dell’Onda, che mai aveva vinto nel secolo. Rimasta nella storia di Siena e di Assisi stessa, è oggi esposta nel museo della Contrada Capitana dell’Onda.

 

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