L’anima randagia e il cuore della grande artista folignate: una storia  silenziosa di luce e colore

Servizio a cura di GILBERTO SCALABRINI

Foligno, 11 marzo 2025 – Nello studio d’arte, tra pennelli e tele, c’è una presenza discreta ma costante: un affascinante gatto tigrato, randagio di nascita, eletto a silenzioso assistente.

“Si chiama Gigio”, racconta Antonietta Innocenti, l’artista folignate che ha consacrato la sua vita all’arte e che ancora oggi dipinge con passione e maestria. “È arrivato per caso e io l’ho accolto. Da allora, mi fa compagnia dall’apertura alla chiusura dello studio. Ha un suo cuscino dove si acciambella per ore, ma resta sempre in allerta: basta un rumore improvviso e scatta subito sull’attenti. E quando la sera lo invito a uscire, spesso protesta con un miagolio acuto, come a dirmi che preferirebbe restare.”

Di notte, Gigio trova rifugio sotto le auto parcheggiate in piazza San Francesco. È un vagabondo prudente, conosciuto da tutti nel cuore del centro storico, ma si fida solo di Antonietta. Sa di essere un randagio, e come tale, diffida del mondo. Dolce ma riservato, intelligente ma indipendente. Mai del tutto addomesticabile.

Per l’artista, Gigio è più di una semplice compagnia: è un’ombra silenziosa che la rassicura nei momenti di incertezza. Come ora, mentre è alle prese con una tela speciale: un doppio ritratto, il volto di sua madre accanto a quello della lei adolescente. “A volte mi fermo, interrompo il lavoro. C’è qualcosa che ancora non mi convince”, confessa.

Non è la prima volta che Antonietta si immerge nell’universo femminile. Le sue donne, protagoniste di tante opere, sono creature sensuali e misteriose. Distese, abbandonate in pose languide, con le schiene arcuate e le gambe appena piegate. Alcune emergono dalla tela con tratti delicati, altre sembrano sospese tra sogno e realtà, avvolte in panneggi sottili che accarezzano il corpo e ne esaltano le forme.

Seni generosi, capezzoli tesi, curve morbide che evocano dolci colline. Ma sempre con eleganza, sempre con quell’equilibrio perfetto tra seduzione e grazia.

La sapienza artistica di Antonietta sta tutta lì, nel gioco di luci e ombre, nel colore lieve e mai invadente. Nei suoi dipinti, la pelle delle modelle vibra, lo sguardo intriga, l’essenza della femminilità prende vita. Un’arte che non si limita a rappresentare, ma sussurra storie. E Gigio, dal suo angolo, sembra saperlo bene.

 

 

(12)

Share Button