
Intesa tra Comune, Governo e Soprintendenza archeologica dell’Umbria. Presidente della Regione: “Momento storico per Assisi e per l’Umbria”. Ministro Musumeci: “Intervento importante ed evocativo, Assisi è unica”
Assisi, 12 marzo 2025 – Le mura urbiche di Assisi, parco lineare urbano unico nel suo genere che vanta oltre 2mila anni di storia, verranno restaurate e valorizzate grazie a un progetto di riqualificazione promosso dal Comune nel 2022 e finanziato con contributo statale di 9,5 milioni di euro, attraverso un accordo di programma con Governo e Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
L’intesa è stata sottoscritta ieri, 11 marzo 2025, nella Sala della Conciliazione del palazzo comunale della città serafica, da Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi, Luigi Ferrara, capo Dipartimento Casa Italia – Presidenza del Consiglio dei Ministri e Francesca Valentini, dirigente delegata Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
All’evento sono intervenuti anche Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Guido Castelli, commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016.
L’iniziativa è legata a un più ampio piano unitario di messa in sicurezza, risanamento conservativo e valorizzazione dei beni culturali di Assisi – sempre predisposto dal Comune nel 2022, in vista del Giubileo 2025 e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco del 2026 – sottoposto al Governo dall’allora sindaco Stefania Proietti, con una richiesta di finanziamento e progetto di fattibilità per un importo complessivo di 20,5 milioni di euro.
Il Dipartimento Casa Italia ha quindi accolto e finanziato un primo stralcio dei lavori, stanziando 9,5 milioni di euro destinati al restauro dei tratti di mura che presentano le maggiori criticità e che insistono su aree ad alta frequentazione, come strade, piazze e giardini pubblici. In particolare, gli interventi previsti dal primo lotto riguardano i seguenti segmenti: Porta Nuova, Porta Cappuccini e la parte tra Porta Cappuccini e la Rocca Minore; Rocca Minore Porta Perlici e la porzione tra Porta Perlici e Rocca Maggiore; da S. Pietro a Sementone, Fonti di Mojano, da Porta Moiano a Porta Nuova; le porte cosiddette della seconda cerchia e cioè Arco di Pietro e Paolo e Arco di San Francesco.
A seconda delle situazioni, verranno eseguiti interventi di risanamento conservativo attraverso la ricostruzione del coronamento e dei paramenti, lavori di consolidamento con tiranti o localizzato con iniezioni, riedificazione dei tratti crollati, opere puntuali di restauro, pulizia e realizzazione di dreni in alcuni tratti. I dettagli saranno definiti in collaborazione con la Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il progetto è stato illustrato dall’ingegner Matteo Castigliego, dirigente dell’ufficio Opere e Lavori pubblici del Comune di Assisi, settore che ha predisposto la proposta progettuale finanziata.
“Sicurezza, riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali – ha sottolineato il sindaco f,f. Valter Stoppini – rappresentano una priorità per Assisi, città unica al mondo per caratteristiche, messaggio e valori espressi, riconosciuta come patrimonio mondiale dell’UNESCO. In questi anni, abbiamo investito molto su questo fronte, restaurando e restituendo alla comunità beni e monumenti di grande importanza, come ad esempio la Torre del Popolo e la Rocca Maggiore.
L’intervento sulle mura urbiche, segno di memoria e tratto distintivo di Assisi, rientra proprio in questo contesto, andando a rafforzare quest’azione di promozione e tutela delle risorse culturali della città, anche in vista di grandi eventi come il Giubileo e i Centenari francescani. Ringraziamo quanti hanno creduto e investito in questo progetto, che renderà Assisi ancora più bella consentendo di valorizzare al meglio anche quegli spazi fra storia, arte e natura che le sue antiche mura abbracciano e conservano”.
“La firma dell’accordo di programma per la messa in sicurezza e il restauro delle mura urbiche della città – ha evidenziato la presidente della Regione, Stefania Proietti – è un momento storico per Assisi e per l’Umbria. Da quando, anni fa, in qualità di sindaco di Assisi avviai il percorso con il Dipartimento Casa Italia e il Commissario straordinario alla ricostruzione, oggi nel ruolo di presidente della Regione Umbria sono felice che atterri un primo finanziamento di 9,5 milioni di euro per la riqualificazione di un’opera che caratterizza una delle nostre città più attrattive, in termini di accoglienza.
Si tratta di un primo passo fondamentale per arrivare a un piano complessivo che riguarda la valorizzazione e la completa messa in sicurezza del patrimonio culturale della nostra Umbria, soprattutto in occasione di eventi straordinari come il Giubileo e le celebrazioni per l’ottavo centenario francescano. Ringrazio i commissari straordinari che si sono avvicendati dall’incipit alla finalizzazione, il Dipartimento Casa Italia, il ministro Musumeci, e con lui il Governo, che con la sua presenza istituzionale alla firma di questo accordo e anche al Centro regionale di protezione civile, sottolinea l’importanza della Regione Umbria nel contesto nazionale”.
La soprintendente Francesca Valentini ha evidenziato come “le mura urbiche di Assisi abbiano un valore importantissimo dal punto di vista storico e culturale e anche di partecipazione della cittadinanza e di turisti e pellegrini, che arrivano qui da ogni parte del mondo. Questi lavori le salvaguarderanno e ne garantiranno una maggiore fruizione”.
“Si tratta di un intervento importante ed evocativo – ha affermato il ministro Musumeci – per il significato che si porta dietro: quello di salvaguardare dagli eventi catastrofali i beni culturali, specialmente quelli più significativi che testimoniano una stagione della nostra civiltà. La prevenzione strutturale è uno degli obiettivi strategici che abbiamo avviato negli ultimi anni.
Qui ad Assisi lo stiamo facendo con grande impegno, in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza che dovrà seguire i lavori e oggi è veramente una bella giornata. Assisi è una delle tappe più rilevanti della cristianità e assume ancora più importanza nell’anno del Giubileo e dell’ottavo centenario francescano. A questa città siamo tutti legati: Assisi è Assisi, è un bene culturale e un patrimonio che appartiene all’intera umanità. È unica perché di San Francesco d’Assisi ce n’è uno soltanto e qui è stato forza, storia e destino”.
Giorgio Bonamente, ordinario di storia romana all’Università degli Studi di Perugia e presidente dell’Accademia Properziana del Subasio, nel corso della cerimonia, ha illustrato caratteristiche e valore delle mura urbiche di Assisi, di cui si ha traccia a partire dal III secolo d.C., nel momento in cui la città si è alleata con l’impero romano e ha monumentalizzato se stessa sull’esempio dei grandi centri.
Le prime mura di Assisi non sono quindi nate a scopo difensivo, ma artistico e decorativo. Con il passare dei secoli, hanno poi assunto anche una funzione di difesa, incluso il periodo in cui è vissuto San Francesco, epoca di forti contrasti con le città vicine. Intorno al 1313, momento di grande espansione di Assisi, le mura hanno assunto le dimensioni che sussistono ancora oggi, con il sistema delle porte di accesso. Oggi sono un tratto identitario della città, con un’importante funzione culturale e scenografica, che racconta una storia lunga oltre 2mila anni.
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