
E’ la storia di Nilde, che, durante il fascismo, dopo il matrimonio, si trasferisce in un paese del centro Italia, in un quartiere povero abitato principalmente da operai, con cui sin da subito non riesce a integrarsi. Domani alle ore 17.30 presso la Sala del Teatro a Palazzo
Castiglione del Lago, 20 marzo 2025 – Proseguono le iniziative promosse dal Comune di Castiglione del Lago in continuità con la Giornata internazionale della donna e nell’ambito del progetto “Diversi & Uguali” sul tema della promozione dei diritti.
Venerdì 21 marzo ore 17.30 presso la Sala del Teatro a Palazzo della Corgna, il Sindaco Matteo Burico e l’Assessora alla partecipazione e ai diritti Mariella Spadoni dialogheranno con l’autore Nicola Mariuccini che presenterà il libro “Io ti Porterei” edito da Castelvecchi.
Quella di “Io ti porterei” è prima di tutto la storia di Liboria, per tutti Nilde, che, durante il fascismo, dopo il matrimonio, si trasferisce in un paese del centro Italia, in un quartiere povero abitato principalmente da operai, con cui sin da subito non riesce a integrarsi.
Liboria viene percepita come un’estranea e diviene immediatamente oggetto di giudizi e pettegolezzi per il suo fare distinto e l’appartenenza a una classe sociale diversa. Ben presto si trasforma vittima di persecuzioni e offese e alla fine se ne va, convinta che sia davvero sua questa scelta.
Si trasferisce al Nord, lavora nelle risaie e finché può accudisce i figli. Si ammala e muore in assoluta povertà senza che nessuno senta il bisogno di seppellirla vicino a sé, sepolta in un ossario comune senza nessuno che partecipi al funerale.
La solitudine della sua figura prosegue anche dopo la sua morte: per decenni il suo nome in famiglia viene pronunciato quasi di nascosto, poche parole che sanno ancora dell’onta dell’abbandono e di quello stesso pregiudizio di quella società che l’ha rilegata ai suoi margini. Arriva quindi un viaggio, quello di un padre e di un figlio, i discendenti di Liboria, che, a bordo di un vecchio carro funebre, dall’ossario dove Liboria era stata sepolta, nel nord Italia, fino alla terra di origine, cercano di riconciliarsi con la propria storia familiare e le proprie radici e restituiscono a Liboria memoria e quindi dignità.
“Io ti porterei” è il riscatto e la restituzione di una storia, quella di Liboria e di tutte le donne intrappolate in un matrimonio infelice e in un’epoca nella quale il divorzio non è legale né accettabile, vittime di rigide convenzioni e umilianti regole sociali, isolate in vita (e in morte) a causa di un desiderio di libertà.
Nicola Mariuccini (Umbertide, 1966) esordisce come autore nel 2015 con La prigione di cristallo (Futura edizioni). Nel 2017, con il collettivo di scrittori per beneficienza Scriviperbene, collabora al romanzo La giusta luce (ali&no editrice). Con Castelvecchi editore pubblica i romanzi storici Nighthawks (2017), ambientato in Portogallo con una retrospettiva storica sulle vicende del regime salazarista; Niños (2018), sulla drammatica vicenda dei bambini rubati nella Spagna di Franco, e Avrai vent’anni tutta la vita (2020), sugli anni di piombo.
Per il teatro ha scritto diverse opere, tra cui L’esodo (regia di Caterina Fiocchetti, 2020) e l’adattamento teatrale di Avrai vent’anni tutta la vita (regia di Francesco Bolo Rossini, 2021). Nel 2023 ha curato la drammaturgia dello spettacolo La Pace al tramonto (regia di Francesco Bolo Rossini, con Francesco Bolo Rossini, Nanni Moretti, Paolo Pierobon, Caterina Fiocchetti, Olga Rossi e Maurizio Modesti, produzione La Mama International).
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