La direzione dell’Usl Umbria 1, nel corso di un incontro con le associazioni, ha rifatto anche il punto sui lavori di ristrutturazione
Castiglione del Lago, 6 marzo 2024 – Ad aprile sarà riattivato il servizio di chemioterapia ed entro 2-3 di mesi sarà riaperto l’ascensore. Sono queste le principali novità legate all’ospedale di Castiglione del Lago dell’Usl Umbria 1, dove hanno preso il via i lavori di ristrutturazione che si concluderanno entro la fine del 2024.
A darne la notizia sono stati Nicola Nardella, direttore generale dell’Usl Umbria 1, e Teresa Tedesco, direttore del Presidio ospedaliero unificato (Pou) dell’Usl Umbria 1, insieme al sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico, durante un incontro con le associazioni del territorio tra cui Azzurro per l’ospedale, Avis Castiglione del Lago e Punto Rosa 2.0.
“Con la ripartenza dei lavori – ha spiegato Teresa Tedesco – restano garantite tutte le attività e dopo 5 anni di fermo, grazie ad una serie di sinergie messe in campo, da aprile sarà riattivato il servizio di chemioterapia, che si svolgerà nella sede dell’unità di raccolta sangue nei giorni in cui non c’è. Questo sarà possibile grazie al lavoro di riorganizzazione degli orari che sta programmando l’Avis. Nel frattempo sono ripartiti i lavori di ristrutturazione ed entro 2-3 mesi sarà riaperta la parte dell’accesso in via Belvedere per la riattivazione dell’ascensore. Grazie a tutti per esserci vicini – ha concluso Tedesco – in particolar modo al personale e alle associazioni che continuano a sostenerci”.
“Anche io ci tengo a ringraziare tutti quanti – ha esordito Nicola Nardella – per la collaborazione ed il sostegno. Mi ero impegnato personalmente nel far ripartire i lavori, che sono ripresi a pieno regime. Stiamo lavorando per dare risposte adeguate alle esigenze di questa comunità e ridefinendo la rete ospedaliera dell’Usl Umbria 1. Purtroppo a causa della carenza di personale alcuni reparti devono essere rimodulati a rete con le altre strutture sanitarie dell’Umbria. La priorità che ci siamo dati era quella della rete oncologica ed infatti abbiamo attivato la terapia chemioterapica. Particolare attenzione anche alla medicina di urgenza. Dobbiamo creare insieme un modello sanitario rispettando i parametri del decreto 70. E’ un percorso che stiamo intraprendendo con i Sindaci. Questo è solo l’inizio, la partenza e non il punto di arrivo. E’ questo – ha terminato Nardella – è il vero messaggio che deve percepire la comunità”.
“Vi ringrazio a nome di tutta la comunità di Castiglione del Lago e della Città del Trasimeno”, ha dichiarato il sindaco Matteo Burico. “Parlare dell’ospedale, con i lavori che ripartono – ha proseguito – e dove si conferma che l’ospedale c’è, è quello per cui abbiamo lavorato tutti insieme, un lavoro estenuante. La salute dei cittadini non ha colore politico e quella che è stata portata avanti è stata la battaglia di un’intera comunità.
Questo non è l’ospedale di Castiglione del Lago ma di un’area più ampia ed è questo che dobbiamo rivendicare con forza. Un ospedale fondamentale per la Rete Sanitaria Regionale. Finalmente ora ci sono delle prospettive per il futuro e la mia comunità oggi si sente più sicura. Ringrazio le associazioni perché hanno fatto un lavoro straordinario, perché ci sono state sempre vicino. Con un po’ di emozione, oggi dico che comincia una nuova fase, che c’è un impegno vero. Il prossimo step sarà il Distretto socio-sanitario. Su questo aspetto, noi – ha concluso Burico – diamo la disponibilità a co-finanziare la realizzazione di una nuova struttura e porteremo nel tavolo del dottor Nardella la proposta per realizzare anche questa fondamentale opera”.
I lavori che sono ripartiti riguarderanno la galleria di collegamento all’ascensore montalettighe e la zona di ingresso esterna; gli spogliatoi al piano seminterrato; la passerella esterna di collegamento tra i piani primo dell’ala centrale dell’edificio principale e dell’ala nord; l’intero reparto della degenza chirurgia; l’ingresso allo stabilimento ospedaliero e reparto Pronto Soccorso; il piano seminterrato della palazzina Medicina riguardanti le zone “camera mortuaria” e il relativo corridoio di collegamento.
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