Città di Castello, 12 marzo 2024 – Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Città di Castello, a seguito di intervento presso la stazione ferroviaria di Trestina per inottemperanza alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, hanno tratto in arresto un giovane – classe 2004, con precedenti di polizia – per violazione delle prescrizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria.
L’indagato era già stato raggiunto da un’ordinanza che disponeva la misura cautelare del divieto di avvicinamento, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla vittima e controllo mediante dispositivo elettronico, emessa a conclusione di un’attività di indagine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia – con la contestazione del reato di atti persecutori.
Il 19enne, nonostante la misura cautelare, domenica ha incontrato la ex fidanzata presso la stazione ferroviaria di Trestina e, dopo un tentativo di approccio fisico, al diniego della ragazza – minorenne – è andato in escandescenza, insultandola, percuotendola e facendola cadere a terra.
La vittima, a quel punto, spaventata, ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato.
Gli agenti, giunti sul posto, lo hanno sorpreso a bordo del treno regionale, in palese violazione delle prescrizioni relative alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, disposta dell’Autorità Giudiziaria nei suoi confronti.
Accompagnato in Commissariato per le attività di rito, il giovane è stato tratto in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero, trattenuto presso il proprio domicilio.
Nel corso dell’udienza il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento sostituendola con quella degli arresti domiciliari con controllo mediante dispositivo elettronico.
(26)