Ricavi vicini a quota 70 miliardi entro il 2028 (+64% sul 2023). Enormi quantità di file e incremento di produttività da parte dei professionisti: ecco alcuni dei principali impieghi dell’artificial intelligence in fase di reperimento e analisi dei dati

Se si raccolgono abbastanza dati, qualsiasi cosa può essere dimostrata con metodi statistici”: lo scrittore statunitense Arthur Block aveva un’idea chiara sull’importanza dei numeri e delle statistiche, le quali risultano di difficile gestione in un’epoca in cui i ritmi si sono velocizzati e gli stessi data si sono moltiplicati a dismisura.

Una soluzione ad hoc a supporto dei singoli professionisti, però, esiste ed è la tecnologia del momento, ovvero l’intelligenza artificiale. Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication in vista dell’AI Week, evento di spicco nel settore in programma dall’8 al 12 aprile.

Entrando più nel dettaglio, ecco un recente approfondimento strutturato da Markets and Markets, secondo cui il mercato globale dell’AI applicata all’ambito del Data Management, dopo aver superato i 25 miliardi di dollari di ricavi nel corso del 2023, triplicherà quasi il proprio fatturato entro i prossimi 6 anni, superando quota 70 miliardi con una crescita media annuale composta pari al 23%.

A livello prettamente geografico, il Nord America sarà la vera e propria capitale dell’asset, subito dopo si piazza l’Europa grazie ad investimenti strategici programmati da potenze come Francia, Germania e Regno Unito oltre ai Paesi nordici. A livello operativo, invece, quello medico-scientifico sarà il settore maggiormente caratterizzato dall’utilizzo della tecnologia in ottica di analisi dei dati. Ora una domanda sorge in maniera quasi del tutto naturale: in che modo una technology così all’avanguardia può essere utilizzata nel migliore dei modi day by day?

Le risposte arrivano da una serie di esperti del settore che sono scesi in campo con l’obiettivo di ricordare quanto sia importante rimanere al passo con i tempi. I primi a prendere la parola sull’argomento sono Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti (nella foto), fondatori della community Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e organizzatori dell’AI Week, appuntamento caratterizzato da ben due giornate in presenza (9-10 aprile) presso il Palacongressi di Rimini: “Al giorno d’oggi siamo costantemente sommersi da informazioni, numeri e stimoli di ogni tipologia a tal punto che non siamo più in grado di gestire ciò che ci circonda.

Per questo motivo, l’artificial intelligence risulta un più che valido alleato nel cosiddetto mare magnum del data management. In primis, l’innovazione è in grado di redigere report estremamente dettagliati, estrapolando da una serie di file e documenti i dati ritenuti più d’impatto. Ma non è tutto, infatti, l’AI velocizza e perfeziona le attività operative dei professionisti in carne ed ossa, incrementando così la loro produttività. Ed è persino capace di rilevare eventuali truffe o frodi, analizzando semplicemente quanto riportato sui vari documenti. In occasione dell’AI Week ci sarà la possibilità di parlare anche di questo topic, divenuto ormai sensibile agli occhi di manager e imprenditori”.

Ulteriori spunti sul tema provengono da Antonio Morabito, Responsabile Enterprise Business Development & Marketing di TIM: “L’intelligenza artificiale sarà uno dei principali catalizzatori della trasformazione digitale delle aziende e della Pubblica Amministrazione.

Le soluzioni generative AI hanno un potenziale enorme in ogni ambito produttivo, con la capacità di generare nuovi contenuti, basandosi sempre su idee e indicazioni fornite dall’uomo. Ė quindi fondamentale indirizzare nel modo corretto questo enorme potenziale. Come TIM Enterprise, attraverso questi nuovi strumenti che utilizzano anche l’intelligenza artificiale, puntiamo a migliorare la vita delle persone, delle aziende e delle Amministrazioni“.

L’importanza dell’AI si esprime anche in ottica di integrazione dei dati e nella loro valorizzazione per sfruttarne al meglio tutte le opportunità di utilizzo, in linea con le normative del settore. E ancora, grazie alla preziosa collaborazione del machine learning, l’artificial intelligence si dimostra anche un validissimo correttore di bozze e analisi. A questo proposito, i documenti vengono scansionati da appositi sistemi, presenti su piattaforme all’avanguardia, e successivamente correggono eventuali errori o ripetizioni al fine di perfezionare i singoli file.

Ecco, quindi, le 5 applicazioni più sorprendenti dell’AI in ottica data management secondo gli esperti del settore:

  • Report Creation: partendo da una mole incredibile di dati contenuti in altrettanti documenti, l’AI può realizzare report precisi e accurati partendo da zero;
  • Operational Accelerator: lavorare con l’AI significa accelerare in maniera vistosa i propri ritmi operativi, garantendo anche massima efficienza e precisione;
  • Data Integration: partendo da fonti diverse, l’intelligenza artificiale è capace di integrare dati, spunti e fattori numerici in lassi di tempo relativamente brevi;
  • Draft Corrector: prima di consegnare un report o un’analisi al proprio responsabile si consiglia far scansionare il proprio file da appositi sistemi “AI addicted” al fine di evitare errori anche grossolani;
  • Fraud Detector: da buona detective che si rispetti, la tecnologia del momento analizza ogni dato evitando possibili frodi o truffe che possono recare danno ai professionisti.

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