Dal nostro inviato GILBERTO SCALABRINI
Valtopina, 6 sette. 2024 – Taglio del nastro questa mattina a Valtopina, piccolo borgo situato nel cuore dell’Umbria, per la XXI Mostra del Ricamo e del Tessuto artigianale, organizzata da Maria Mancini, presidente della Scuola di Ricamo aps.
Protagonisti sono 90 stand, di cui 30 commerciali. Un evento di grande fascino che attira appassionati, artigiani e visitatori da tutta Italia.
La mostra resterà aperta fino a domenica. Oggi, fra i visitatori c’era anche la simpaticissima ricamatrice più longeva del centro Italia, Felicetta Spera, 93 anni. Arriva da Setteville di Guidonia con altre amiche più giovani. La incontriamo allo stand commerciale mentre acquista matasse di fili per il suo hobby.
«Sono un’autodidatta del ricamo – racconta – ma conosco tutti i punti, e non so rinunciare ad ago e filo».
Con queste parole e il tono perentorio di un’adolescente, determinata e volitiva, Felicetta ci dice che questa passione l’aiuta a sopravvivere dopo la morte di un giovane figlio.
«Sono un’autodidatta del ricamo – confida – ma conosco tutti i punti, e non potrei mai fare a meno di ago e filo.» Con queste parole, pronunciate con la determinazione di chi sa ciò che vuole, Felicetta ci racconta i suoi 93 anni a tutto tondo.
«Ho sempre lavorato sodo nella vita, soprattutto dopo essere rimasta vedova in giovane età. Ero responsabile del servizio pulizie alla Selenia. Ora, ogni giorno preparo il pranzo per tutta la mia famiglia e ogni settimana impasto a mano 2 chili di farina di grano duro, mescolando ben 20 uova per fare tagliatelle, ravioli e altre delizie di pasta fresca.»
Le sue mani, d’oro e umili, sono state temprate dal lavoro e dagli anni. Ogni anno Felicetta, con la sua curiosità insaziabile, partecipa alla mostra del ricamo come visitatrice, lasciandosi ispirare dagli stand con grande entusiasmo. Come tante altre donne, rende omaggio a un’arte antica che celebra la lavorazione del tessuto e del ricamo, tramandata di madre in figlia, mantenendo viva una delle tradizioni più autentiche e preziose della cultura umbra.
Lo sottolinea anche il giovane sindaco di Valtopina, Gabriele Coccia: « Questa mostra è il nostro fiore all’occhiello. Il borgo si presenta in maniera impeccabile, grazie al lavoro di tante persone che ruotano intorno a questa manifestazione. Quest’anno fra gli oltre 90 espositori ci sono anche artigiani che provengono dall’estero, quindi è già una mostra internazionale».
Quali progetti futuri per Valtopina?
«Tanti sono i progetti in cantieri ma abbiamo bisogno di tempo per svilupparli».
Passeggiando tra gli stand della mostra, si possono ammirare lavori straordinari, frutto di mani esperte e pazienti. Ogni ricamo racconta una storia, esprimendo un connubio perfetto tra passato e presente, tra tecniche antiche e creatività contemporanea.
Le diverse tecniche esposte – dal punto croce al ricamo a intaglio, dal filet al punto antico – testimoniano una varietà di stili e abilità che rappresentano l’eccellenza dell’artigianato tessile italiano.
Oltre agli splendidi manufatti, la Mostra del Ricamo e del Tessuto offre ai visitatori la possibilità di partecipare a laboratori e dimostrazioni dal vivo, dove maestri artigiani svelano i segreti della loro arte. In questo modo, il pubblico può entrare in contatto diretto con la tradizione, imparando a conoscere le tecniche e ad apprezzare l’attenzione al dettaglio che caratterizza ogni opera.
L’evento è anche un’occasione per esplorare il borgo di Valtopina, un luogo immerso nella natura, che con il suo paesaggio incantevole e la sua atmosfera tranquilla fa da cornice perfetta a questa celebrazione della manualità e della bellezza. L’incontro tra tradizione e innovazione si riflette anche nell’offerta culturale della manifestazione, che include mostre collaterali, incontri tematici e conferenze dedicate al mondo dell’artigianato tessile.
La Mostra del Ricamo e del Tessuto di Valtopina non è solo un appuntamento per i cultori del ricamo, ma anche un momento di riscoperta delle radici profonde di un’arte che continua a evolversi, mantenendo vive le tecniche tradizionali e aprendosi a nuove forme di espressione. Questo evento è un tributo all’eleganza senza tempo del tessuto e del ricamo, simboli di un’arte che trascende il tempo e le mode, rimanendo sempre attuale e affascinante.
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