Perugia, 11 sett. 2024 – Nessuno ha notato la tragedia di Fratticiola Selvatica. Non c’erano biglietti, né spiegazioni per l’omicidio-suicidio.
Solo il suono secco di colpi d’arma da fuoco è stato udito da alcuni vicini. Se non fosse stato per il fidanzato di Elisa, che ha trovato i corpi senza vita di Enrico Scoccia, Maristella Paffarini e la loro figlia Elisa, la strage sarebbe rimasta nascosta per giorni.
Il fidanzato, la persona che ora potrebbe fornire maggiori dettagli, ha raccontato agli inquirenti che non aveva contatti con Elisa da giorni. Da sabato aveva provato a chiamarla più volte, ma senza successo. Sapeva che la fidanzata aveva deciso di passare qualche giorno dai genitori prima di tornare al lavoro martedì.
Quel fatidico giorno, martedì, preoccupato dal silenzio di Elisa e dalla telefonata del suo posto di lavoro, dove non si era presentata, ha deciso di andare a casa dei genitori.
Non è chiaro quanti tentativi abbia fatto per contattarla, quante chiamate e messaggi abbia inviato sul cellulare di Elisa, o se abbia cercato di parlare con amici comuni o familiari. Le indagini, condotte dal sostituto procuratore di Perugia, Gemma Miliani, non hanno ancora chiarito questi dettagli.
Tuttavia, sembra sempre più probabile che il presunto omicidio-suicidio, forse opera del padre in preda a un raptus, risalga a giorni prima. Forse domenica, o addirittura sabato, quando alcuni testimoni hanno riferito di aver udito i colpi d’arma da fuoco.
L’autopsia, prevista nelle prossime ore ed eseguita dal medico legale, dottor Luca Tomassini, potrà confermare se la morte sia avvenuta molto prima del ritrovamento dei cadaveri.
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