Perugia, 13 sett. 2024 – È stato presentato questa mattina, 12 settembre, a Perugia, il Bilancio sociale 2023 della Fondazione di Carità San Lorenzo dal titolo: “Ascolto, accoglienza e sostegno quotidiano alla persona”, la sintesi delle attività svolte dalla suddetta Fondazione (oggi ONLUS e in corso di trasformazione in Ente del Terzo settore) quale ente operativo della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve che ne gestisce le opere, i servizi e le iniziative. Non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di utilità e solidarietà sociale, di accoglienza umanitaria e di integrazione sociale.

Sono intervenuti alla presentazione: l’arcivescovo Ivan Maffeis, Francesca Picciaia, professore associato di Economia aziendale dell’Università degli Studi di Perugia, Luciana Stazi, dottore commercialista e volontaria, Alfonso Dragone, referente Area Progetti e Fundraising Fondazione di Carità San Lorenzo, e don Marco Briziarelli, direttore Caritas diocesana e direttore Fondazione di Carità San Lorenzo.

Il «sostegno quotidiano alla persona», come evidenzia l’arcivescovo Ivan Maffeis nella “lettera” di presentazione del Bilancio, «dà qualità all’ascolto, all’accoglienza…», perché il «quotidiano è il contrario di straordinario, estemporaneo, eccezionale. È sinonimo di abituale, consueto, ordinario. Significa che si fa o avviene o ricorre ogni giorno e tutti i giorni…

La scelta di esserci e di spendersi nella serialità è uno dei tratti somatici della nostra Caritas. Ne delinea il volto. Per questo è importante leggere con attenzione le pagine che seguono – si augura mons. Maffeis –, fino a farle diventare nelle nostre comunità occasione di confronto, di approfondimento e di formazione. Servirà a conoscere le finalità, la mission e i valori in gioco. A rendersi conto dell’effettivo moltiplicatore che ogni azione caritativa, anche la più piccola, genera a livello sociale».

Il presidente della Fondazione di Carità San Lorenzo, Maurizio Santantoni, nella sua “lettera” introduttiva, si sofferma sulla «consapevolezza che il percorso che ogni persona fa per “liberarsi” dalla povertà è un investimento per il bene, si vuole utilizzare questo documento anche come volano di divulgazione e di sensibilizzazione per il territorio e per la comunità e di condivisione dei preziosi risultati orgogliosamente raggiunti».

Inoltre, aggiunge Santantoni, «Ci preme sottolineare che il centro di ogni nostra azione verso il povero è promuovere con lui un cammino di accompagnamento che lo riporti all’autonomia spezzando la catena della povertà; un cammino unico come unica è la povertà di ogni nostro fratello di ogni nostra sorella. Dare voce al grido inascoltato dei poveri è la nostra advocacy».

Di seguito una sintesi di questo significativo Bilancio (il testo integrale è consultabile-scaricabile nel sito: www.diocesi.perugia.it) in cui ad ogni suo “numero” corrisponde una “storia di vita”.

 

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